Andrea Pagliaccia Marzo 9, 2016 Nessun commento

Come compilare una fattura immediata

Nel momento in cui concludiamo una transizione economica è necessario procedere alla relativa fatturazione. Per questo è fondamentale sapere bene come compilare una fattura immediata. Nonostante si tratti di un documento tutto sommato semplice e di agevole redazione, è importante prestare attenzione alle diverse fasi che regolano la sua compilazione, al fine di non incappare successivamente in problemi fiscali.

Cos'è una fattura immediata

Prima di passare in rassegna le fasi necessario per una corretta compilazione, è utile chiarirsi le idea sulla natura di questo documento; cos'è la fattura immediata e quali sono i tratti caratteristici che la differenziano dalle altre tipologie di fatture, come ad esempio la fattura differita, piuttosto che quella accompagnatoria.

Per riassumere l'identità della fattura immediata, potremo dire che si tratta del documento fiscale e contabile, adatto a dimostrare l'avvenuto acquisto di un prodotto, nonchè la prestazione di un servizio da parte di una persona fisica o giuridica (può trattarsi di società o di un lavoratore autonomo) previo il pagamento di un determinato corrispettivo.

Fattura immediata dati obbligatori

Al fine della corretta compilazione, è necessario redigere il documento includendo al suo interno tutti gli elementi fondamentali del fattura immediata. Tra questi ci sono una serie di dati che bisogna tenere in considerazione per l'emissione della fattura. Di seguito elenchiamo i principali:



- Riferimenti del venditore, completi del numero di partita Iva;
- Riferimenti del compratore, con indicato il numero di partita Iva e/o codice fiscale;
- Modalità di pagamento;
- Descrizione dei beni e della prestazione offerta;
- Valore imponibile della transizione;
- Valore complessivo della imposta applicata;
- Importo totale pagato dall'acquirente.

Come ricordavamo sopra, ogni fattura a le proprie caratteristiche: in questo caso le informazioni che si riferiscono al trasporto, obbligatorie nella fattura accompagnatoria, non sono necessarie nella fattura immediata.

Esempio di fattura immediata

Se stai cercando un fac simile da cui trarre spunto per redigere la tua fattura immediata, di seguito troverai un modello utile da scaricare gratuitamente.

Andrea Pagliaccia Marzo 8, 2016 Nessun commento

Fattura immediata e differita

Sapresti dire quali sono le principali differenze tra la fattura immediata e differita? In questo articoli cercheremo di ricapitolare le principali caratteristiche di questi due importanti documenti fiscali, tra i principali protagonisti quando si ha a che fare con la fatturazione.

La fattura: un documento fiscale imprescindibile

La fattura è un documento commerciale-fiscale fondamentale, emesso dal venditore - in forma cartaceo o elettronica - nel momento in cui si conclude una transazione economica: questo significa che può avvenire sia nel momento della consegna o della spedizione del merce venduta che in una seconda fase - quando si procede alla riscossione del importo monetario.

In alcuni casi particolari, il venditore può delegare il rilascio della fattura; rimanendo ad ogni modo responsabile per eventuali problemi di natura fiscale. Il caso più diffuso è quando il venditore delega al cliente o un soggetto terzo da lui prescelto, il compito di rilasciare la fattura, che dovrà includere una dicitura speciale che specifica l'originario venditore.

La fattura immediata

La fattura immediata è quel documento che si utilizza in quei casi in cui non è obbligatorio accompagnare la merce con una specifico documento di spedizione; il venditore inoltre non avrà il compito di accertarsi dell'avvenuta ricezione da parte del cliente. Inoltre, nei casi in cui si ricorra alla fattura immediata, non sarà dovuta l'emissione dello scontrino fiscale (né della ricevuta).



Come bisogna comportarsi per l'emissione della fattura immediata? Questa deve avvenire non oltre il giorno di consegna o spedizione della merce o al momento del pagamento, se questo è anticipato rispetto alla consegna.

In linea con gli altri documenti fiscali, anche per la fattura immediata ci sono degli elementi fondamentali. Nel caso di trasporto con vettore, per evitare di ricorrere all'emissione di uno specifico documento di trasporto, la fattura - che accompagnerà la merce durante il trasporto stradale - dovrà essere integrata con alcuni dati specifici, propri del Ddt.

La fattura differita

Al contrario del precedente documento fiscale, la fattura differita viene rilasciata in un momento differente rispetto a quello in cui avviene la prestazione o la consegna della merce. In generale si ricorre alla differita quando si vuoele essere sicuri del pagamento da parte del cliente, o quando quest'ultimo ha diversi ordini evasi nel corso di uno stesso mese.

Quando utilizziamo la fattura differita, la spedizione o la consegna della merce deve per forza di cose risultare da un apposito documento di trasporto o di consegna. Il lavoratore autonomo o l’impresa che ha concluso la transazione, dovrà poi emettere la fattura differita entro il giorno 15 del mese successivo a quello di consegna o spedizione dei beni.

Andrea Pagliaccia Marzo 7, 2016 Nessun commento

Cos’è una fattura immediata

Tutti abbiamo un'idea più o meno di cosa si tratta, ma sai con precisione cos'è una fattura immediata? Stiamo ovviamente parlando del processo di fatturazione di un'impresa, ma - proprio per la delicatezza del tema - è importante cercare di approfondire il meglio possibile l'argomento; soprattutto nel caso di un documento fondamentale come quello in questione.

Vediamo dunque le principali caratteristiche della fattura.

La fattura: un documento imprescindibile

La fattura immediata è il documento commerciale-fiscale principale, cui ricorrere ogni volta che avvenga una vendita; sia di beni fisici che servizi. Questo deve essere emesso dall'azienda che realizza la suddetta vendita, in forma cartacea o come fattura elettronica, al momento dell’effettuazione dell’operazione.



L'emissione della fattura è obbligatoria da parte di qualsiasi lavoratore autonomo munito di partita Iva. La violazione dell'obbligo di emissione della fattura è punito a seconda del reato che si configura, come ad esempio l'evasione fiscale.

Il venditore, tuttavia, ferma restando la sua responsabilità, può non emettere direttamente la fattura ma assicurarsi che sia emessa dal suo cliente o da un terzo soggetto da lui delegato, inserendo nel documento la dizione che lo stesso è emesso per conto del cliente.

Caratteristica della fattura immediata

Come procedere all'emissione della fattura immediata? Questa deve essere rilasciata nel momento in cui si realizza effettivamente l'operazione. Tre i momenti "buoni" per emetterla:

  • nel momento in cui avviene la consegna o la spedizione dei beni mobili;
  • all'atto della stipulazione del documento notarile nel caso di vendità di beni immobili;
  • in caso di prestazioni di servizi, all'atto del pagamento dei servizi offerti.

La stessa poi deve rispettare alcune prescrizioni di contenuto: sono gli elementi fondamentali della fattura immediata. Questi sono necessari per la validità del documenti.

La fattura immediata sostituisce lo scontrino fiscale e la ricevuta: questa espressione è vera, anche se tecnicamente non corretta, poichè si ricorre alla fattura solo in situazioni specifiche previste dalla legge:
  •  Vendite realizzate in spacci interni;
  •  Vendite in forma ambulante o realizzate da artigiani;
  •  Vendite con distributori automatici;
  •  Vendite per corrispondenza e a domicilio.

Esempio di fattura immediata

Nel caso avessi bisogno di un modello di fattura immediata, a seguire troverai un articolo che ti sarà utile: potrai scaricare gratuitamente un fac simile di fattura da cui trarre spunto per compilare la tua personale fattura.

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura accompagnatoria o immediata

Al pari di un dubbio esistenziale, delle volte - in ambito aziendale - ci si trova nella condizione di dover scegliere tra fattura accompagnatoria o immediata: ti è capitato anche a te? In tal caso, ti consigliamo di leggere il resto dell'articolo, in cui vedremo brevemente le principali peculiarità della fattura accompagnatoria.

Fattura accompagnatoria: valore fiscale

Anche se puó sembrare superfluo, è importante - alla luce anche di quello che diremo nel paragrafo successivo - ribadire un fatto: la fattura accompagnatoria ha valore fiscale; detto in altre parole è un documento fiscale a tutti gli effetti, al pari di una fattura immediata o di una fattura differita.



Questo significa che anche per la fattura accompagnatoria andranno rispettati determinati requisiti formali; ovvero una serie di informazioni imprescindibili da inserire all'interno del documento:

  • Riferimento dell'emittente e del cliente/azienda
  • Data e numerazione progressiva
  • Prezzo unitario e gli eventuali sconti
  • Totale imponibile prima dell'IVA
  • Eventuali competenze e contributi di legge
  • Importo dell’IVA in base all'aliquota prevista dalla legge
  • Totale (imponibile + IVA)

Fattura accompagnatoria fiscale

La fattura accompagnatoria sostituisce il Ddt

Cosa la differenzia dalla fattura immediata? Rispetto a quest'ultima, la fattura accompagnatoria sostituiste il Ddt, e quindi rappresenta un documento che regolarizza il trasporto della merce attraverso un corriere. L'immediata e la differita, nonostante risolvino il problema fiscale, necessitano di un documento valido per il trasporto tramite corriere (che può essere appunto il Ddt o la lettera di vettura).

Questa condizione si riflette di nuovo nel contenuto della lettera accompagnatoria, che rispetto a una fattura ordinaria, deve specificare i seguenti elementi:

  • Data di consegna o spedizione
  • Generalità dei soggetti tra cui avviene l’operazione
  • Generalità del soggetto responsabile del trasporto
  • Descrizione accurata dei beni venduti e della quantità

Fattura accompagnatoria esempio

Per chiarirti le idee, niente di meglio che un paio di esempi di fattura accompagnatoria: sia nel caso di cessioni all'interno dell'Unione Europea, che extra-Ue.

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura accompagnatoria per l’estero

Sempre più spesso ci troviamo a operare in un mercato globale. Lavorando all'interno dell'Unione Europea o al di fuori dei suoi confini avremo necessità di ricorrere alla fattura accompagnatoria per l'estero. Saper come compilarla e quali regole rispettare è a dir poco importante per un'azienda che voglia aprirsi una strada verso l'esportazione dei propri prodotti.

Fattura accompagnatoria: di cosa si tratta?

Prima di vedere meglio cosa fare nei casi di vendita all'estero, passiamo in rassegna brevemente le principali caratteristiche della fattura accompagnatoria; una fattura che per le sue caratteristiche viene definita come un documento ibrido:

  • Viene emessa solo in caso di cessione di beni; quindi, a dispetto della fattura differita, non vi si può ricorrere per le prestazioni di servizi;
  • Data la sua particolare natura, a metà tra documento di trasporto e fattura immediata, dovrà contenere tutte le informazioni obbligatorie dei due documenti che sintetizza.

Fattura accompagnatoria all'interno della Ue

Quando la spedizione della merce avviene all'interno dell'Ue, le prescrizioni da rispettare al momento della compilazione della fattura accompagnatoria, sono le stesse previste nel caso in cui la vendita viene destinata a un cliente nazionale; ad eccezione ovviamente che il documento andrà redatto in una lingua adatta alla comunicazione con il destinatario.



Tra i suggerimenti offerti da alcune delle principali aziende di trasporti professionali, merita distaccare che una eventuale fattura accompagnatoria, deve essere collocata all'interno dei colli o applicata esternamente a un pacco.

Esportazione fattura accompagnatoria

Fattura accompagnatoria extra Ue

La situazione cambia decisamente nei casi in cui la vendita si realizza con soggetti residenti fuori dall'Unione Europea. Per velocizzare le procedure doganali, le fatture accompagnatorie per le spedizioni extra Ue dovranno indicare alcune informazioni fondamentali; il tutto in 5 copie totali:

  • riferimenti del mittente, con tanto di P. Iva
  • dati del destinatario
  • data
  • quantità e descrizione dettagliata del carico, incluso il valore unitario e il totale
  • valuta di fatturazione
  • nazione di produzione della merce
  • ragioni dell'esportazione

Fattura accompagnatoria esempio

Concluidiamo suggerendoti un'esempio di fattura accompagnatoria per l'estero da cui prendere spunto per compiliare il tuo documento fiscale.

  • Fattura accompagnatoria per l'estero esempio

Fattura proforma per una esportazione



Nel momento in cui si pavente la possibilità di concretizzare un'affare dobbiamo cogliere l'opportunità al balzo; soprattutto se questa si trova all'estero. In questi casi ci sarà molto utile ricorrere alla fattura proforma per una esportazione. Di cosa si tratta? E cosa dovrebbe includere all'interno? Vediamo di fare un po' di chiarezza sulla fattura proforma e sulle caratteristiche principali di questo documento estremamente diffuso nell'ambito delle contrattazioni commerciali.

Cos'è la fattura pro forma?

Prima di approfondire il tema delle esportazioni è importante chiarire cos'è una fattura proforma. Semplificando il concetto, possiamo dire che abbiamo a che fare con una specie di fac simile di fattura commerciale, poichè di per se questo documento non ha una valenza fiscale. Ciò, evidentemente, presuppone tutta una serie di conseguenze circa gli obblighi e le prescrizioni da osservare nel momento dell'emissione della fattura proforma, che si differenziano rispetto a un documento valido ai fini delle liquidazione Iva.

Come compilare una fattura proforma

Anche se non si tratta di un documento avente rilevanza fiscale, è neccessario seguire determinate accortezze per compilare una fattura proforma. Nello specifico, ci sono diversi elementi da considerare per sapere bene come fare una fattura proforma, tra cui i seguenti fondamentali punti:

  1. numero progressivo: importantissimo è numerare le fatture proforma in modo del tutto indipendente dalle altre fatture emesse;
  2. indicazione di fattura pro forma: la legge prevede una specifa dicitura con la quale specificare la natura di fattura proforma;
  3. inglese: e si perchè il tutto, molto probabilmente, dovrà avvenire attraverso una lettera proforma in inglese; in assoluto la formula più diffusa.

Fattura proforma per l'esportazione

Importanza della fattura proforma per l'esportazione

Quale dunque il fine della fattura proforma per l'esportazione? Potremo risponderti che dipende a seconda della figura di riferimento. Si perchè sono due le parti implicate nel possibile affare:

  • Esportatore: questi vorrà con tale documento cercare di portare a conclusione l'opportunità commerciale presentatasi; fornendo informazioni sui prodotti richiesti, nonchè sui prezzi e eventuali sconti;
  • Importatore: per l'importantore invece, la fattura proforma sarà il documento per mezzo del quale richiedere un eventuale finanziamento presso un istituto di credito, piuttosto che - nei casi in cui la legga lo richieda - ottenere una licenza d'importatore.

Modello fattura proforma esportazione

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura differita e Ddt

Parlando di questo particolare documento fiscale, l'altro termine viene quasi spontaneo usarlo insieme: fattura differita e Ddt. Quante volte avrai avuto modo di ascoltare queste parole? Tantissime; ne siamo sicuri. Il motivo si deve a uno fondamentale relazione tra questi due documenti che fa si che per poter ricorrere alla fattura differita sia necessario fare riferimento a un Ddt che documenti l'avvenuta cessione dei beni. Ma procediamo con calma.

Emissione della fattura differita

Fino a pochi anni fa - 1 gennaio 2013 per essere precisi - il nostro ordinamento fiscale prevedeva l'emissione della fattura differita solo in caso di cessione di beni; attualmente invece - a seguito della cosidetta Legge di Stabilità (articolo 1 della Legge 228/2012) - è altresì possibile ricorrere alla fattura differita per prestazione di servizi; cioè quando l'oggetto della compravendita sono beni immateriali offerti da un determinato professionista.

Fatturazione senza ddt



Probabilmente ti chiederai il motivo di questa precisazione? Sebbene il semplice piacere per la chiarezza potrebbe già valerci come risposta, la ragione principale è che la fattura differita per cessione di beni si ricollega direttamente al nostro documento di trasporto, poichè l'articolo 21 comma 4 del DPR 633/72 stabiliva (e tutt'ora viene applicato) come per ricorrere alla fatturazione differita era necessario fare riferimento ad uno specifico Ddt che aveva accompagnato la merce al momento della spedizione.

Fattura differita senza d.d.t

Arrivati a questo punto - avendo chiarito la circostanza in cui è richiesto il documento di trasporto e la sua relazione con il documento fiscale, resta da vedere l'eventualità della fattura differita senza d.d.t.; è una possibilità lecita o si rischierebbe qualche conseguenza amministrativa?

In realtà, a tal proposito la legge è abbastanza chiara. Viene stabilito infatti come non necessariamente deve trattarsi del documento di trasporto. La fattura differita infatti può fare riferimento anche ad altri documenti accompagnatori, a condizione pero che quest'ultimi siano idonei (ad esempio la lettera di vettura), ovvero siano in grado di mostrare chiaramente i soggetti tra i quali è stata effettuata l’operazione d'interesse nonchè la tipologia di spedizione.

Un caso differente è quello della fattura accompagnatoria e il Ddt, poichè la fattura in questione, oltre al valore fiscale, è un documento valido al fine della regolarizzazione del trasporto; al pari di una fattura immediata e di un documento di trasporto racchiusi nello stesso documento.

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura differita per prestazione di servizi

Ha rappresentato l'ultima novità in materia, ampliando notevolemente le possibilità applicative di questo documento fiscale. Stiamo parlando della fattura differita per prestazione di servizi. Un cambiamento di non poco conto rispetto alla passata discliplina - datata 1972 - con cui si garantiva la possibilità di ricorrere alla fatturazione differita solo in caso di fattura differita per cessione di beni. Ripercorriamo brevemente le tappe che hanno portato alla Riforma del 2013, oltre a considerare le specificità di questo documento.

Fattura differita e il Dpr 633/72

Iniziamo quindi con una sintetica rassegna dei principali interventi legislativi che hanno interessato la fattura differita. In primis cominceremo dall'art. 21 del D.P.R. n. 633 del 1972, con il quale si stabilisce la discliplina circa i termini e le modalità di emissione di una fattura e allo stesso tempo la possibilità di derogare al termine ordinario attraverso la fatturazione differita.



L'istituto tuttavia, era previsto esclusivamente in caso di "cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulta da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l'operazione". L'applicabilità della fattura differita per servizi è stata possibile solo a partire dal 2013, con l'entrata in vigore della Legge 228/2012, conosciuta anche come Legge di Stabilità.

Emissione fattura differita per servizi

Fattura differita servizi 2013

  • Fatturazione differita per prestazioni di servizi Italia:
    Deve trattarsi di prestazioni identificabili mediante idonea documentazione. Su questa formulazione si è espressa l'Agenzia delle Entrate, chiarendo come venga ritenuta tale quei documenti che permettano di individuare con chiarezza la prestazione eseguita, la data e le parti in causa. Ovviamente, i servizi offerti devo rientrare tutti nello stesso mese solare;
  • Fatturazione differita per prestazioni di servizi verso altro Stato UE:
    Allo stesso modo è consentito ricorrere alla fatturazione differita quando si tratta di prestazione di servizi a favore di un destinatario residente in un altro paese dell'UE; a condizione pero che sia soggetto all'articolo 7-ter del DPR n. 633/1972.

Compilare la fattura differita per prestazione servizi

Alla luce di quanto si è detto nel paragrafo precedente, compilare la fattura per servizi significa dover inserire ogni riferimento alla citata "idonea documentazione". Quindi, ogni dettaglio circa le operazioni eseguite: il numeri degli interventi; le date; le descrizioni dei servizi offerti e se questi sono stati liquidati o meno. Si perchè, nel caso delle prestazioni di servizi, si potrà ricorrere ugualmente alla fattura differita.

Esempio fattura differita prestazione servizi

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Definizione della fattura differita

In ambito lavorativo, quando abbiamo la necessità di conoscere un determinato argomento, le fonti principali da cui partire sono quasi sempre i dettati di legge. Per quanto riguarda la definizione della fattura differita, la legge non si pronuncia direttamente in materia, anche se procede a definire l'ambito in cui è possibile emettera la fattura differita. Vediamo dunque quanto stabilito dall'ordinamento e le principali caratteristiche del processo di fatturazione differita.

Cos'è la fatturazione differita

La fattura differita è quel documento avente valore fiscale che viene emesso in una data successiva alla consegna della merce o alla prestazione di un servizio. La possibilità di una fatturazione differita rappresenta un'indubbio vantaggio per l'impresa, dato che permette di racchiudere in un singolo documento fiscale tutte quelle transazione economiche che si sono maturate con un determinato cliente nel corso del mese.



La fattura differita

Quando una fattura è differita

Cos'è che differenzia una fattura differita da una fattura commerciale ordinaria? (che sarebbe un po' chiedere come si fa una fattura differita). In base a quanto detto precedentemente, dovrebbe essere abbastanza semplice fornire una risposta a questo interrogativo. Ebbene, l'unico aspetto formale che caratterizza un documento fiscale differito è rappresentato dalla data di emissione, che per forza di cose sarà successiva rispetto all'effettiva consegna dei beni o dalla conclusione dell'erogazione di un servizio e il relativo pagamento.

La fatturazione differita deve avvenire entro il 15esimo giorno del mese successivo a quello in cui la merce è stata consegnata o - nel caso di servizi - in cui la prestazione è stata realizzata.

Emissione della fattura differita

Non sempre è possibile emettere una fattura differita. Fino alla cosiddetta legge di Stabilita del 2013, era in vigore l’articolo 21 comma 4 del DPR 633/72, il quale stabiliva che la fatturazione differita era possibile solo in caso di cessione di beni accompagnati da Ddt. Dopo la riforma le circostanze in cui si può ricorrere a questo documento sono state ampliate:

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura differita per cessione di beni

Originariamente, a partire già dal 1973, era possibile emettere esclusivamente una fattura differita per cessione di beni. Come forse saprete, oggi giorno - a seguito delle recenti modifiche apportate alla legislazione - è possibile ricorrere alla fatturazione differita in altre circostanze: è questo il caso della fattura differita per prestazione di servizi. In questo articolo ci limiteremo alla prima tipologia elencata, analizzandone le principali caratteristiche e accortezze da seguire.

Significato di fattura differita

Cosa si intende con il termine fattura differita? Sempre utile al riguardo - nonostante il nome del documento appaia sufficentemente chiaro nel restituire l'idea generale - è rimarcare la differenza principale tra il procedimento di fatturazione differita e l'emissione di una fattura tradizionale.

A questo scopo basterà fare richiamo all'art. 21 del DPR 633/72, con cui si stabilisce la possibilità di derogare ai normali termini previsti dalla disciplina di legge; nello specifico, si afferma come la fattura deve venir emessa con queste tempistiche:

  • Per le cessioni di beni, quando avviene la consegna o la spedizione;
  • Mentre per cessioni di beni immobili nell'ambito della stipula;
  • In caso di prestazioni di servizi al momento del pagamento del corrispettivo.

Questi momenti ideali vengono meno con i termini della fattura differita, poichè permettono all l'impresa - qualora lo ritenga opportuno, e osservando specifici accorgimenti - di emettere una fattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione reale delle operazioni d'interesse.

Cessioni beni in Italia e cessione intracomunitaria

fattura differita di cessione beni



Fino a adesso ci siamo riferiti alla cessione di beni in modo generico; sarà bene ora specificare meglio due possibilità. Le circostanze in cui si può emettere questo documento sono due:

  • Fattura differita per cessioni di beni in Italia

    In questi casi, le cessioni di beni deveno risultare da un documento di trasporto (DDT) o da un diverso documento capace d'identificare le parti dell'operazione (lettera di vettura) e rappresentare il supporto scritto di riferimento per la fattura differita.

  • Fattura differita per cessioni di beni intracomunitarieRiguardo alle cessioni intracomunitarie vengono applicate le stesse regole e come riferimento della data, si prenderà il giorno di partenza del trasporto o della spedizione dei beni dall’Italia.

Compilare una fattura differita per cessione di beni

Nel momento della compilazione della fattura differita per cessione di beni, come in parte anticipato, si dovranno rispettare alcuni accorgimenti formali; necessari per la corretta redazione del documento fiscale.

Nello specifico, sul documento si dovranno includere tutti i riferimenti - numeri progressivi e date - dei singoli documenti di consegna. Per quanto riguarda le date di quest'ultimi, non sarà necessario evidenziare il giorno dell'effettiva spedizione, ma sarà sufficente indicare la data di compilazione del DDT.