Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Termini della fattura differita

Tra gli aspetti più importanti da sapere sull'argomento, rientrano indubbiamento i termini della fattura differita. Con questi ci riferiamo alla tempistica prevista dalla legge attraverso cui è necessario procedere con l'emissione della fattura differita, al fine di non incorrere in sanzioni amministrative da parte delle autorità fiscali. Vediamo dunque cosa stabilisce la normativa e le ultime recenti modifiche introdotte in materia.

Emissione della fattura differita

Prima di approfondire le tempistiche, vediamo rapidamente quali sono le circostanze in cui è possibile procedere all'emissione della fattura differita, elencate di seguito:

Queste circostanze fanno subito trasparire una delle novità più significative introdotte dalla Legge di Stabilità del 2013: ovvero la possibità di ricorrere alla fatturazione differita anche nel caso di prestazione di servizi.



Nuovi termini della fattura differita

Fattura differita: entro quando

La conseguenza principale della legge 228/2012 è stata quindi quella di ampliare considerevolmente il raggio d'azione della fatturazione differita, relegata fino a questo momento alla semplice cessione di beni. Successivamente, l'Agenzia delle Entrate ha rilasciato una circolare per chiarire i nuovi termini di emissione della fattura differita; argomento spinoso in quanto fonte di potenziali sanzioni.

  • La fatturazione differita dovrà avvenire entro e non oltre il 15esimo giorno del mese successivo a quello in cui i beni sono stati consegnati o/e le prestazioni effettuate. Conseguentemente, oltre all'emissione del documento, si dovrà effettuare anche la registrazione della fattura differita; sempre rispettando il 15esimo giorno del mese.

Dato che, da un punto di vista legale, la transazione rientrerà nella liquidazione periodica del mese in cui la transazione avviene, è fondamentale indicare in maniera chiera nella fattura il mese di riferimento. Per quanto riguarda il versamento dell'Iva, questa sará fatta entro il 16 del successivo mese.

Fattura differita emessa ritardo

Cosa succede quando la fattura differita viene emessa in ritardo? Sono previste delle sanzioni? Ebbene si. Di seguito riportiamo un elenco con le varie sanzioni amministrative:

  • violazione obblighi di fatturazione/registrazione per operazioni imponibili: sanzione dal 100% al 200% dell'Iva relativa al corrispettivo non documentato/registrato con un minimo di euro 516;
  • violazione obblighi di fatturazione/registrazione per operazioni non imponibili o esenti: sanzione dal 5% al 100% dei corrispettivi non documentati/registrati con un minimo di euro 516;
  • registrazione con indicazione di un'imposta inferiore a quella dovuta: sanzione dal 100% al 200% dell'imposta non documentata, con un minimo di euro 516;
  • omesso o insufficiente versamento periodico: sanzione pari al 30% dell'importo non versato.
Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura differita: come si fa

Il proposito del seguente articolo è di spiegare come si fa una fattura differita. Per questo, ancor prima di approfondire i diversi aspetti tecnici che caratterizzano la compilazione del documento, offriremo una panoramica teorica generale, in modo da chiarire la natura della fattura differita e le circostanze in cui è possibile ricorrervi.

Fattura differita, art. 21

La legislazione italiana prevede da molto tempo la possibilità di ricorrere alla fattura differita: questo attraverso l'art. 21 e art. 23 del Dpr 633/1972. La trattazione originale prevedeva la fatturazione differita esclusivamente in caso di cessione di beni; con la Legge di Stabilità 2013 (si tratta della L. 228/2012), l'ambito di applicazione di questo documento viene esteso anche alla prestazione di servizi.



Per poter emettere la fattura differita è necessario fare riferimento alle prestazioni offerte da un solo soggetto nel corso dello stesso mese. Oltre a questa accortezza è obbligatorio emettere e registrare la fattura entro il 15esimo giorno del mese successivo rispetto a quello della transazione, indicando ad ogni modo il mese preso come riferimento.

Dati obbligatori della fattura differita

Fattura differita: dati obbligatori e regole di compilazione

Veniamo ora agli aspetti piú strettamente legali alla fase della compilazione della fattura differita. Anche qui è necessario fare una distinzione a seconda della cessione di beni o del caso della prestazione di servizi.

  • Fatturazione differita per cessione di beni: in questi casi bisogna evidenziare i numeri e le date dei diversi documenti utilizzati per la consegna dei beni. Nel caso di cessioni in Italia la legge prevede che la consegna, cosi come la spedizione, debbano essere riscontrabili da un documento di trasporto (DDT). E' possibile quindi emettere la fattura differita senza ddt? Si, purchè si ricorra a un documento sostitutivo quest'ultimo, come la lettera di vettura; attraverso cui stabilire i soggetti della transazione.
  • Fatturazione differita per cessione intra UE: per queste transazioni, la data da prendere come riferimento è quella relativa alla partenza del vettore o alla spedizione della merce.
  • Fatturazione differita per prestazione di servizi: si dovranno includere nella fattura tutte le operazioni già eseguite; anche nel caso si tratti di transazioni che sono già state liquidate. Per quanto riguarda le prestazioni di servizi in Italia, si dovrà poter individuare i diversi interventi effettuati, ovviamente eseguiti nel corso di uno stesso mese nei confronti del medesimo destinatario.
  • Fatturazione differita per prestazioni di servizi intra UE: per questa fattispecie, è necessario ricordare che è possibile emettere fattura differita quando le operazioni interessate non rientrino nell'ambito d'imposta previsto dall'art. 7-ter del DPR n. 633/1972
Andrea Pagliaccia Gennaio 11, 2016 Nessun commento

Fattura differita

La fattura è quel documento fiscale con il quale si ufficializza l'avvenuto rapporto economico tra due soggetti. Generalmente, la fattura viene emessa entro il giorno in cui l'operazione è stata effettuata. Tuttavia, l'ordinamento italiano prevede la possibilità di emettere questo documento in un momento successivo: come? Attraverso la fattura differita. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Cos'è la fattura differita

Data la delicatezza del tema, prima di avventurarsi in aspetti maggiormente tecnici, è sempre bene cerca di capire la natura del documento con il quale abbiamo a che fare. In questo caso, conoscere la definizione della fattura differita e l'ambito teorico di riferimento, sarà sicuramente utile per acquisire dimestichezza con l'argomento.

In generale possiamo dire che si tratta del documento attraverso cui è possibile ricorrere alla fatturazione differita, cioè quel'operazione che permette di sospendere l'emissione della fattura a seguito dell'avvenuta spedizione della merce (o prestazione di servizio). Questa possibilità, prevista dal lontano 1972 mediante l'articolo 21 comma 4 del DPR 633, è stata recentemente oggetto di una sostanziale revisione - soprattutto in merito alla circostanze applicative - operata dalla cosiddetta legge di Stabilità del 2013.



Fattura emissione differita cos'è

Compilare una fattura differita

Dopo un breve cappello iniziale, è arrivato il momento di affrontare gli aspetti legati direttamente alla compilazione della fattura. Al riguardo è bene premettere come questa procedura si compone di diversi momenti: per questo abbiamo pensato che un'approfondimento su come si fa una fattura differita è l'ideale per riepilogare le varie fasi.

Oltre agli aspetti maggiormenti legati alla stesura, per redigere correttamente questo documento è necessario tenere in considerazione alcuni elementi fondamentali, tra cui sicuramente i termini della fattura differita; importantissimi per non incorrere in possibili sanzioni e irregolarità. Allo stesso modo, potremo far rientrare in questo discorso la fattura differita e il Ddt: i legami che ci sono tra questi due documenti e le raccomandazioni da rispettare.

Emissione della fattura differita

Come anticipavamo in precedenza, le possibilità della fatturazione differita sono state da poco oggetto di revisione da parte della legge 228/2012: nello specifico sono state ampliate le circostanze in cui è possibile emettere la fattura differita, rendendo questo documento uno strumento davvero utile per il lavoro quotidiano dell'impresa.

Di seguito le operazioni per cui è possibile ricorrere all'emissione della fattura differita:

Fattura differita esempio

Andrea Pagliaccia Gennaio 11, 2016 5 commenti

Registrazione della fattura proforma

Sicuro che molte volte ti sarai chiesto come funziona la registrazione della fattura proforma. In questo post cercheremo di chiarirti al meglio le idee; non solo riguardo il processo di registrazione ma anche - più in generale - sulla natura della fattura proforma, un documento sempre più utilizzato in ambito commerciale, sia nazionale che per transazioni internazionali.

Quando si usa la fattura proforma?

Ti sará sicuramente utile, prima di addentrarci nelle caratteristiche di documento, capire meglio quando si usa la fattura proforma; questo ti permetterà di capire meglio anche cos'è la fattura proforme. Trattandosi di un documento privo di valore fiscale, che non determina conseguenze né in ambito di liquidazione dell'iva nè tanto meno in merito al conteggio dei ricavi, gli usi principali si circorscrivono a soggetti e situazioni particolari:

  • Per le transazione effettuate dai professionisti, prima che avvenga l'effettivo pagamento per il servizio offerto. Questo perchè questi soggetti hanno l'obbligo di emettere fattura solo posteriormente al pagamento;
  • Nell'ambito di una trattativa di compravendita di merce, il venditore che voglia inviare un documento riepilogativo del futuro ordine, al fine che il cliente verifichi la bontà della quantità e dei prezzi applicati;
  • Nel caso di vendite all'estero, la fattura proforme per esportazioni viene emessa al fine di permettere al nostro potenziale cliente di ricevere aperture di credito.

La fattura pro forma va registrata

Compilare la fattura proforme

Anche se abbiamo a che fare con un documento privo di valore fiscale, è importante sapere come fare la fattura proforme. Il rischio principale da evitare nel momento in cui si emette la fattura proforme, è che le autorità fiscali possa credere che si tratti in realtà di una vera e propria fattura, con tutte le conseguenze che questo comporta. Ecco dunque cosa fare:

  1. numero progressivo: numerazione indipendente dalle altre fatture;
  2. indicazione di fattura pro forma: è fondamentale che nel documento sia esplicitamente indicata la natura di fattura pro forma ricorrendo alla dicitura prevista dalla legge.

Fattura proforma: registrazione

Diciamolo fin da subito: la registrazione della fattura proforma non è necessaria. Il perchè, immaginiamo l'abbia capito, si deve al fatto che si tratta solamente di un fac simile di fattura commerciale, assimilabile in quanto a valenza giuridica a un preventivo. Come tale quindi, non vi sarà l'obbligo della registrazione nei libri contabili com'è al contrario previsto per le fatture ordinarie.



Per evitare problemi in caso di controllo del fisco, soprattutto prevenire la presuzione di fatturazione - che comporterebbe l'obbligo di registrazione - è fondamentale seguire le indicazioni elencate precedentemente, in maniera che il documento emesso figuri senza alcun dubbio come fattura pro forma.

Andrea Pagliaccia Gennaio 11, 2016 9 commenti

Fattura proforma in inglese

Se se in fase di contrattazioni per un affare all'estero è molto probabile che tu abbia bisogno della fattura proforma in inglese. Perchè? Semplice; il motivo principale è che tra gli usi della fattura proforma c'è quello di offrire informazioni utili al potenziale cliente circa i prodotti e i relativi prezzi applicati. Vediamo bene di cosa si tratta, e qualche suggerimento per scrivere un documento perfetto.

Fattura proforma per spedizione estero

Tra i vari usi di questo documento (vedi anche la fattura proforma per una esportazione), c'è quello di essere molto utile in ambito di vendite internazionali. Perche? La ragione principale è che attraverso la fattura proforma è possibile inviare in forma "ufficiale" una comunicazione con la quale trasmettere alla controparte l'ammontare dei prezzi che verranno applicati in caso di vendita.



Si tratta quindi, di una specie di preventivo dei costi, ma rispetto a quest'ultimo permette al potenziale importatore di presentare una serie di richieste, che in mancanza delal fattura proforma non sarebbe possibile:

  • Nel caso la legge lo preveda, di ottenere una licenza d'importatore;
  • Sollecitare la relativa lettera di credito a nostro favore;
  • Domandare l'apertura di un credito presso un istituto bancario;
  • Preventivare gli eventuali dazi doganali.

Come scrivere una fattura in inglese

Compliare una fattura proforma in inglese

Rispetto a un documento scritto in italiano - di per se, non la cosa più semplice del mondo - compliare una fattura in inglese presenta ulteriri complicazioni legate evidentemente alla lingua. Oltre a sapere come fare una fattura proforma, dovrai quindi controllare bene il linguaggio utilizzato. Ecco qualche raccomandazione che ti sarà utile:

  • Verificare i termini tecnici: dato che stiamo parlando di ambiti specialistici, sarà importante verificare e controllare le eventuali particolarità del settore di riferimento;
  • Corrispettivi dei prodotti: quando sia possibile - ovvero quando no si tratti di prodotti che non hanno corrispettivi in lingua inglese - cerca di utilizzare termini propri di questa lingua;
  • Valuta: ricorda di determinare bene tutti gli aspetti relativi alla valuta di riferimento.

Modello fattura proforma in inglese

Andrea Pagliaccia Gennaio 11, 2016 5 commenti

Quante copie fare della fattura proforma

Una domanda che ti sarai senz'altro chiesto nel momento di compilare questo documento è: quante copie fare della fattura proforma? Si perchè al contrario di come avviene per altre tipologie di fatture, come può essere la fattura differita, per cui la legge prevede una normativa specifica e definita, il caso della fattura proforma è leggermente differente.

Andiamo a scoprirne i motivi approfondento le caratteristiche di questa fattura "speciale".

Caratteristiche della fattura proforma

Ancora prima di rispondere alla domanda iniziale, bisognerà ricapitolare brevemente su quelle che sono le caratteristiche della fattura proforma, che ti permetteranno di risolvere un altro interrogativo altrettanto comune, ovvero cos'è la fattura proforma. Se dovessimo riassumerlo in poche parole definiremmo questo documento come un fac-simile della fattura commerciale, in quanto seppur presenti (quasi) tutte le caratteristiche formali di quest'ultimo, la fattura proforme non ha valore fiscale, e quindi non è valida per il conteggio dei ricavi e dell'Iva.



Scrivere quante copie della fattura proforma

Evidenziamo di seguito i principali vantaggi della fattura proforme; di certo utili per mettere a fuoco la natura del documento:

  • Nel caso dovvessero esserci cambiamenti nell'importo totale si può emettere la fattura proforme nuovamente, senza ripercussioni per i documenti fiscali emessi in precedenza;

  • Non dovremo pagare le tasse anticipate rispetto al reale pagamento effettuato dal cliente, poiche la fattura non ha valore ai fini dell'Iva;

  • Come conseguenza del punto precedente, si potrà emettere la fattura commerciale avente valore fiscale, solo una volta incassato effettivamente il credito.

Fattura proforme: quante copie

La legge non regola espressamente quante copie emettere della fattura proforme, poichè - come in precedenza espresso - si tratta di un documento non valido ai fini fiscali. Per questo, il numero delle copie è facoltativo, e cambierà secondo quelle che sono le necessità del suo utilizzo. Questi gli usi più comuni:

  1. Nel caso del professionista che ha offerto il proprio servizio a un cliente, in quanto questi soggetti non hanno l'obbligo di emettere la fattura vera e propria fin quando non è avvenuto il pagamento;
  2. In fase conclusiva di un affare commerciale, per cui si vuole inviare al cliente una sorta di preventivo riassuntivo la quantità e i prezzi della merce.
Andrea Pagliaccia Gennaio 11, 2016 12 commenti

Numerazione della fattura proforma

Se dovessi fare una lista degli aspetti più importanti da conoscere su questo documento, la numerazione della fattura proforma rientrerebbe sicuramente nella selezione. Perchè? Quali sono le particolarità della fattura proforma? Queste sono alcune delle domande che potrebbero sorgere in merito alla fattura in questione. Vediamo di procedere con ordine.

Cos'è la fattura proforma?

La fattura pro forma è un particolare tipo di documento, simile per la maggior parte del contenuto e della forma, a una fattura commerciale (eccoti un approfondimento se vuoi sapere meglio cos'è una fattura proforma). La differenza principale rispetto a una fattura tradizionale, è che questo documento non ha valore fiscale; quindi non produce conseguenze in termini di liquidazione dell'Iva e conteggio dei ricavi.

Come numerare la fattura pro forma



L'emissione della fattura proforma è un'altro aspetto da considerare nel momento in cui si ricorre a questo strumento. Questa viene di solito emessa da un professionista che deve vuole comunicare le somme dovute dal cliente al libero professionista, e deve riportare espressamente alcuni elementi, tra cui rientra appunto la numerazione.

Fattura proforma: numerazione

La fattura proforma ha una sua numerazione che non è legata al numero progressivo delle fatture commerciali. Cosa significa questo? Niente di meglio che un esempio per spiagarlo: per la prima fattura proforma emetterete la numerazione 1/2016 ad esempio, ma successivamente, una volta ricevuto il pagamento, dovrete emettere immediatamente la fattura "regolare" tenendo conto della numerazione delle altre fatture.

Se la numerazione va nella parte iniziale della fattura, alla fine è consigliabile riportare tale dicitura prevista dalla legge per evitare di creare confusione tra questo documento e la fattura ufficiale: “Il presente documento non costituisce fattura valida ai fini del Dpr 633 26/10/1972 e succ. mod. La fattura definitiva verrà emessa all’atto del pagamento del corrispettivo”.

Andrea Pagliaccia Dicembre 22, 2015 6 commenti

Come fare la fattura proforma

È uno dei documenti più utilizzati in ambito commerciale; importante quindi, sapere bene come muoversi per la sua compilazione. A chi ci stiamo riferendo? Indovinato! Stiamo parlando di come fare la fattura proforma. Come vedremo meglio nel corso dell'articolo, si tratta di un documento che non ha valenza fiscale; nostante questo, anche per la compilazione della fattura proforma è necessario rispettare delle prescrizioni di forma. Vediamo meglio nello specifico.

Cosa scrivere nella fattura proforma

Ci sono fari passi da seguire per compilare una fattura pro-forma, che vanno ovviamente dall'intestazione al conteggio finale dell'importo del documento. La prima fase riguarda la parte delle informazioni della parti; con ciò ci riferiamo a tutti i dati necessari per poter procedere all'individuazione del soggetto venditore e il destinatario della futura fattura commerciale, ovvero colui che dovrà eseguire il pagamento.

Questa parte dovrà includere gli indirizzi delle due parti. In particolar modo è importante prestare attenzione all'indirizzo del destinatario; nel caso in cui sia presente un destinatario intermedio si dovrà scrivere anche il nome e il recapito di quest'ultimo. Quando alle informazioni da allegare dovranno essere comprensive di numero di telefono o di fax.



Successivamente si dovrà procedere a riportare nel "corpo" della fattura, il contenuto dell'ordine - completo di informazioni sulla quantità e prezzi applicati - al fine permettere al destinatario di controllare la merce; quanto verrà spedito e fatturato in seguito. Il prossimo passo è quello di specificare le modalità di pagamento selezionata.

Cosa inserire nella fattura proforme

Come compilare la fattura proforma

Bisogna tenere ben presente che compilare la fattura proforma presenta degli elementi fondamentali. Di seguito elenchiamo le principali voci da inserire:

  1. numero progressivo: tema scottante quello della numerazione della fattura proforma.  Il processo deve essere indipendente e non sequenziale rispetto a quello utilizzato nelle fatture fiscali;
  2. data di emissione: un dato importante per la chiarezza di informazione nei confronti del debitore;
  3. numero di partita iva: ogni dato che permette individuare con precisione l'impresa è ben venuto. Questo è sicuramente il principale;
  4. aliquota e totale iva: è utile per permettere al cliente di disporre del totale iva inclusa, soprattutto quando si ha a che fare con di transazioni con varie aliquote Iva.
  5. indicazione di fattura pro forma: è fondamentale che nel documento sia esplicitamente indicata la natura di fattura pro forma

Cos'altro bisogna sapere?

Ci sono altri elementi che è importante conoscere riguardo questo documento? Ebbene si. Se ti chiedessi: la fattura proforma va registrata? Scommetto che saresti in difficoltà. Lo stesso se ti domandassi il numero di copie necessarie della fattura proforma. Tutti aspetti che è bene avere chiari nel momento di scrivere questa fattura.

Andrea Pagliaccia Dicembre 22, 2015 14 commenti

Emissione della fattura proforma

Siamo sicuri che ti sarai imbattuto svariate volte sul questo documento, divenuto oramai una vera e propria consuetudine nei rapporti commerciali, ma sai quando e chi può procedere all'emissione della fattura proforma? Data l'importanza che svolge oggi giorno questo speciale documento, è bene chiarire alcuni aspetti circa la sua natura.

I vantaggi della fattura proforma

Prima di vedere le tempistiche e le situazioni in cui si puó emettere la fattura proforma, vediamo di seguito i principali vantaggi del documento in questione rispetto alla normale fattura:



  • In presenza di errori, o cambiamenti sull'importo totale, sarà possibile emettere di nuovo la fattura proforma senza che questo comprometta documenti fiscali emessi in precedenza;

  • Si eviterà di pagare le tasse con anticipo all'effettivo pagamento da parte del cliente. La maggior parte delle tasse, incluso l'Iva, devono essere liquidate in funzione dell'emissione della fattura; se poi la stessa è stata pagato o meno, questo non è rilevante;

  • Di conseguenza al punto precedente, sarà possibile erogare la regolare fattura una volta ricevuto il pagamento per la prestazione.

È di fondamentale importanza ricordare tuttavia come, una volta ricevuto il pagamento per la relativa fattura proforma, è obbligatorio procedere immediatamente all'emissione della fattura con valore fiscale.

Fattura pro forma chi la emette

Chi può emettere la fattura proforma

Una domanda che sicuramente ti farai adesso: chi può emettere la fattura proforma. Bene; questo documento può essere emesso ogni qual volta vi sia un accordo commerciale (per saperne di più leggi cos'è la fattura proforma). Se volessimo circoscrivere ulteriormente i soggetti che possono emettere la fattura, potremmo dire che questa può essere utilizzata da un professionista o da una impresa che abbia necessità di far pervenire al cliente una facsimile della fattura finale, evitando di dar via alle normali obbligazioni che seguono ogni l'invio di un documento con valenza fiscale.

Quando emettere la fattura proforma

Gli usi più comuni di questo documento privo di valore fiscale sono essenzialmente due:

  1. Nel caso di una prestazione offerta da un professionista, in quanto questi hanno l’obbligo di fatturazione solo a seguito pagamento del pagamento e non all’esecuzione del servizio;
  2. In caso di vendita di merce, si invia la fattura per dare al cliente la possibilità di controllare la bontà dei prezzi utilizzati e le quantità preventivate.
Andrea Pagliaccia Dicembre 22, 2015 2 commenti

Cos’è una fattura proforma

Se sei un professionista o hai un'impresa, ti sarà sicuramente capitato di porti questa domanda: cos'è una fattura proforma? Non temere; si tratta di un interrogativo del tutto legittimo, data la delicatezza del tema e la confusione che c'è al riguardo. Cerchiamo di vedere meglio le caratteristiche di questo documento, considerando i diversi aspetti peculiari che la contraddistinguono.

La fattura proforma ha valore legale?

Il primo punto da chiarire circa la fattura proforma riguarda il suo "status" giuridico. L'aspetto più importante è che la fattura proforma non ha valore legale, trattandosi infatti di un documento privato tra le due parti del rapporto economico di riferimento; assimilabile per certi aspetti a una sorta di preventivo di spesa (vedi al riguardo la fattura proforma per esportazione), con la differenza che la maggior parte delle volte - quando si ricorre a questa fattura - si è già raggiunto un accordo.

A cosa serve la fattura proforma

A cosa serve una fattura proforma

Per capire se si tratta di un documento che è utile al tuo caso, bisogna vedere bene a cosa serve una fattura proforma. L'utilizzo principale di una fattura proforma è informativo. Trattandosi di un documento privo di validità fiscale, i professionisti che ricorrono a questo documento lo fanno con il fine di comunicare ai relativi clienti la somma totale dovuta, senza che questo abbia conseguenze in termini di liquidazione dell'iva o riguardo alla determinazione dei ricavi.



Un'altra circostanza in cui si ricorre alla fattura proforma è quando si deve spedire della merce ad un cliente che deve pagare con bonifico bancario anticipato. In questo modo, il cliente avrà la possibilità di controllare che i prezzi e il totale siano conformi a quanto stabilito nel momento dell’ordine effettuato; successivamente, la fattura spedita sarà uguale alla proforma presentata per il pagamento.

Come complilare la fattura proforma

Pur essendo un documento che - come detto in precedenza - non ha un vero e proprio valore ai fini IVA, è importante sapere come compilare la fattura proforma. Questo soprattutto perchè, nei casi in cui la fattura venga redatta in maniera errata, le figure preposte al controllo finanziario, potrebbero prendere in considerazione il documento proforma come una vera e propria fattura, con tutte le conseguenze relative agli oblighi di registrazione della fattura piuttosto che di liquidazione periodica dell'aliquota Iva.

Diventa pertanto necessario conoscere come fare la fattura proforma per evitare di incorrere in problemi di natura fiscale e allo stesso tempo raggiungere il vero obiettivo del documento, che per l'appunto è di comunicare in maniera efficacie il valore della prestazione sopportata.