Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura accompagnatoria: cos’è

Per rispondere alla domanda cos'è una fattura accompagnatoria si è soliti ricorrere alla seguente formula: è un documento ibrido, a metà strada tra la fattura immediata e il documento di trasporto. Il che, anche se magari può non essere il termine più adatto per parlare di una fattura, è sostanzialmente vero. Vediamo dunque di capire meglio la natura della fattura accompagnatoria, spiegando meglio le sue caratteristiche e le finalità per cui viene emesso.

Definizione di fattura accompagnatoria

La legge fiscale non offre direttamente una definizione di fattura accompagnatoria; al contrario, l'aspetto che viene direttamente trattato dalla legge è quello relativo alle regole di fatturazione, attraverso l'art. 21 comma 4 lett. a) del D.P.R. 633/1972. La norma in questione stabilisce sostanzialmente l'obbligo di emetere la fattura entro le 24 ore dall'avvenuta vendita, ma anche la possibilità di ricorrere alla fattura differita: documento fiscale emesso entro il giorno 15 del successivo mese.

Cosa si dice quindi in merito alla fattura accompagnatoria? Come anticipato sopra, si tratta di una documento fiscale che presenta caratteristiche in comune con la fattura ordinaria e il ddt, e che quindi, di conseguenza, dovrà riportare tutti gli elementi di un documento valido ai fini fiscali - con conseguenze vedremo sull'obbligo di registrazione e numerazione - ma anche l'insieme delle informazioni contenute normalmente nel documento che accompagna la merce.

Fattura accompagnatoria di cosa si tratta

Fattura accompagnatoria: quando emetterla

Avendo trattato le questioni piú teoriche, ci possiamo dedicare ora ad approfondire aspetti più concreti; legati per esempio al momento dell'emissione della fattura accompagnatoria. Con questo ci vogliamo riferire alle situazioni in cui è possibile ricorrere a questo tipo di fattura, dato la tipologia di transazione influisce su questa possibilità.



A cosa ci riferiamo? Al fatto che, al contrario di quanto avviene per la fattura differita (recentemente oggetto di sostanziali modifiche da parte della Legge di Stabilità), si può ricorrere alla fattura accompagnatoria solo per cessione di beni, restando quindi esclusa la possibilità di emetterla per le prestazioni di servizio.

Quanto alla redazione? La compilazione della fattura accompagnatoria deve essere osservare le direttive prescritte dalla normativa IVa, incluso i vari riepiloghi per aliquota; allo stesso tempo - alla luce di quanto detto in precedenza - dovrà contenere informazioni fondamentale per accompagnare il trasporto, come la data di vendita, le generalità dei soggetti della transazione, etc.

 

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura accompagnatoria per l’estero

Sempre più spesso ci troviamo a operare in un mercato globale. Lavorando all'interno dell'Unione Europea o al di fuori dei suoi confini avremo necessità di ricorrere alla fattura accompagnatoria per l'estero. Saper come compilarla e quali regole rispettare è a dir poco importante per un'azienda che voglia aprirsi una strada verso l'esportazione dei propri prodotti.

Fattura accompagnatoria: di cosa si tratta?

Prima di vedere meglio cosa fare nei casi di vendita all'estero, passiamo in rassegna brevemente le principali caratteristiche della fattura accompagnatoria; una fattura che per le sue caratteristiche viene definita come un documento ibrido:

  • Viene emessa solo in caso di cessione di beni; quindi, a dispetto della fattura differita, non vi si può ricorrere per le prestazioni di servizi;
  • Data la sua particolare natura, a metà tra documento di trasporto e fattura immediata, dovrà contenere tutte le informazioni obbligatorie dei due documenti che sintetizza.

Fattura accompagnatoria all'interno della Ue

Quando la spedizione della merce avviene all'interno dell'Ue, le prescrizioni da rispettare al momento della compilazione della fattura accompagnatoria, sono le stesse previste nel caso in cui la vendita viene destinata a un cliente nazionale; ad eccezione ovviamente che il documento andrà redatto in una lingua adatta alla comunicazione con il destinatario.



Tra i suggerimenti offerti da alcune delle principali aziende di trasporti professionali, merita distaccare che una eventuale fattura accompagnatoria, deve essere collocata all'interno dei colli o applicata esternamente a un pacco.

Esportazione fattura accompagnatoria

Fattura accompagnatoria extra Ue

La situazione cambia decisamente nei casi in cui la vendita si realizza con soggetti residenti fuori dall'Unione Europea. Per velocizzare le procedure doganali, le fatture accompagnatorie per le spedizioni extra Ue dovranno indicare alcune informazioni fondamentali; il tutto in 5 copie totali:

  • riferimenti del mittente, con tanto di P. Iva
  • dati del destinatario
  • data
  • quantità e descrizione dettagliata del carico, incluso il valore unitario e il totale
  • valuta di fatturazione
  • nazione di produzione della merce
  • ragioni dell'esportazione

Fattura accompagnatoria esempio

Concluidiamo suggerendoti un'esempio di fattura accompagnatoria per l'estero da cui prendere spunto per compiliare il tuo documento fiscale.

  • Fattura accompagnatoria per l'estero esempio
Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Caratteristiche della fattura accompagnatoria

Conoscere le caratteristiche della fattura accompagnatoria è molto importante per poter compilare ed emettere questo documento fiscale senza problemi. Soprattutto alla luce anche di quelle che sono le peculiarità della fattura accompagnatoria; considerato un documento a cavallo tra la fattura immediata e il documento di trasporto. Vediamo quindi gli elementi che lo contraddistinguono.

Fattura accompagnatoria: esiste ancora?

Girando per il web capita di imbattersi in domande curiose riguardo la fattura accompagnatoria: tra queste, quella evidenziata nel titolo del paragrafo, è una delle più curiose. Vi chiederete: perchè inizire la spiegazione delle peculiarità della fattura accompagnatoria con un'interrogativo del genere? Il motivo è che questo titolo esemplifica al meglio la gran confusione che regna attorno a questo documento.

Per rispondere alla domanda, potremo dire che, non solo la fattura accompagnatoria ancora esiste, ma che le sue caratteristiche ne fanno un documento molto utile per le imprese e per la gestione fiscale delle operazioni di compravendita. Il motivo principale è che con questo singolo documento, al momento di dover spedire la merce venduta, siamo tutelati sia dal punto di vista fiscale che riguardo la consegna attraverso corriere.



Peculiarità fattura accompagnatoria

Fattura accompagnatoria: caratteristiche

Dopo questa piccola premessa, possiamo passare ad elencare le due specificità della fattura accompagnatoria; questo tenendo in considerazione gli elementi che emergono dalle norme di legge e dalle pratiche fiscali ormai consolidate:

  • La fattura accompagnatoria viene generalmente emessa in caso di cessione di beni, poichè è proibito ricorrervi, al contrario di quanto avviene per la fattura differita, nel caso di prestazione di servizi;
  • In base a quanto riportato sopra, data la sua natura "ibrida", la fattura accompagnatoria dovrà contenere tutti gli elementi obbligatori delle due tipologie di documenti che sintetizza: la fattura immediata e il documento di trasporto.

Questi due punti hanno ripercussioni evidentemente nel processo di compilazione della fattura accompagnatoria, in merito al contenuto fondamentale ma anche riguardo la registrazione e la numerazione del documento.

 

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Compilazione della fattura accompagnatoria

Sai cosa scrivere per una corretta compilazione della fattura accompagnatoria? In questo articolo, oltre a un breve ripasso della natura di questo particolare documento, vedremo come scrivere correttamente la fattura. Oltre a indicare gli elementi obbligatori della fattura accompagnatoria, chiariremo alcuni aspetti su cui tende a farsi confusione, come la numerazione e la registrazione. Bando alle ciancie!

Cos'è la fattura accompagnatoria?

A cosa serve includere questa piccola premessa sulla natura della fattura accompagnatoria? Il motivo principale è dato dalla confusione che si è venuta a creare attorno a questo documento, considerato sempre più come un qualcosa di ibrido. Come precisano i fiscalisti infatti, abbiamo a che fare con un documento che sintetizza le peculiarità della fattura immediata e il documento di trasporto.

Questa ambivalenza si riflette in quelle che sono le caratteristiche della fattura accompagnatoria, e soprattutto in una serie di aspetti che riguardano più da vicino il momento della compilazione.

Come compilare una fattura accompagnatoria

In base a quanto riportato nel paragrafo introduttivo, risulta evidente che nella compilazione della fattura accompagnatoria si dovranno rispettare le prescrizioni di entrambi i documenti sintetizzati: cosa significa questo concretamente? Essendo una fattura, si dovranno scrivere tutti gli elementi stabiliti dalle norme IVA, inclusi i riepiloghi per aliquote; allo stesso tempo - sostituende il DDT - bisognerà includere informazioni riguardo la data di consegna e spedizione, indicazione della quantità e descrizione dei beni, il soggetto incaricato del trasporto, etc.



Fattura accompagnatoria copie

Per affrontare in maniera chiara ed esaustiva i vari punti sopra elencati, trattiamo di seguito i principali interrogativi riguardo la fattura accomapagnatoria:

  • fattura accompagnatoria copie: poichè stiamo parlando di un vero e proprio documento avente valore fiscale, è necessario emetterlo in duplice copia
  • fattura accompagnatoria data registrazione: deve riferirsi al giorno in cui la merce viene spedita
  • fattura accompagnatoria firma: dato che si tratta di un documento ufficiale, in più responsabile di accompagnare la merce durante la consegna, l'impresa dovrà per forza firmare la fattura accompagnatoria;
  • fattura accompagnatoria numerazione: come avviene per una normale fattura immediata, la numerazione sarà progressiva.

Esempio di fattura accompagnatoria

Non siamo stati abbastanza chiari? Ci dispiace. Cerchiamo per questo di rimediare proponendoti qualche esempio di fattura. Speriamo possano esserti d'aiuto.

Fattura proforma per una esportazione



Nel momento in cui si pavente la possibilità di concretizzare un'affare dobbiamo cogliere l'opportunità al balzo; soprattutto se questa si trova all'estero. In questi casi ci sarà molto utile ricorrere alla fattura proforma per una esportazione. Di cosa si tratta? E cosa dovrebbe includere all'interno? Vediamo di fare un po' di chiarezza sulla fattura proforma e sulle caratteristiche principali di questo documento estremamente diffuso nell'ambito delle contrattazioni commerciali.

Cos'è la fattura pro forma?

Prima di approfondire il tema delle esportazioni è importante chiarire cos'è una fattura proforma. Semplificando il concetto, possiamo dire che abbiamo a che fare con una specie di fac simile di fattura commerciale, poichè di per se questo documento non ha una valenza fiscale. Ciò, evidentemente, presuppone tutta una serie di conseguenze circa gli obblighi e le prescrizioni da osservare nel momento dell'emissione della fattura proforma, che si differenziano rispetto a un documento valido ai fini delle liquidazione Iva.

Come compilare una fattura proforma

Anche se non si tratta di un documento avente rilevanza fiscale, è neccessario seguire determinate accortezze per compilare una fattura proforma. Nello specifico, ci sono diversi elementi da considerare per sapere bene come fare una fattura proforma, tra cui i seguenti fondamentali punti:

  1. numero progressivo: importantissimo è numerare le fatture proforma in modo del tutto indipendente dalle altre fatture emesse;
  2. indicazione di fattura pro forma: la legge prevede una specifa dicitura con la quale specificare la natura di fattura proforma;
  3. inglese: e si perchè il tutto, molto probabilmente, dovrà avvenire attraverso una lettera proforma in inglese; in assoluto la formula più diffusa.

Fattura proforma per l'esportazione

Importanza della fattura proforma per l'esportazione

Quale dunque il fine della fattura proforma per l'esportazione? Potremo risponderti che dipende a seconda della figura di riferimento. Si perchè sono due le parti implicate nel possibile affare:

  • Esportatore: questi vorrà con tale documento cercare di portare a conclusione l'opportunità commerciale presentatasi; fornendo informazioni sui prodotti richiesti, nonchè sui prezzi e eventuali sconti;
  • Importatore: per l'importantore invece, la fattura proforma sarà il documento per mezzo del quale richiedere un eventuale finanziamento presso un istituto di credito, piuttosto che - nei casi in cui la legga lo richieda - ottenere una licenza d'importatore.

Modello fattura proforma esportazione

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura accompagnatoria

Al di là di alcune varianti che hanno fatto la loro comparsa nel corso del tempo, le fatture principali sono essenzialmente tre. Tra queste rientra a pieno titolo la fattura accompagnatoria: come avremo modo di approfondire nel corso dell'articolo, un documento ibrido, che sintetizza le funzioni del documento di trasporto e della fattura immediata (un'altro documento che rientra nella top 3).

Bolla e fattura accompagnatoria

Abbiamo scelto questo titolo perché racchiude gran parte della confusione che, a volte, tende a crearsi attorno alla natura della fattura accompagnatoria. In fin dei conti, non è poi vero che usiamo indistintamente i due termini? Essendo, come detto, un documento fiscale particolarmente utilizzato, dovremo essere in grado di sapere cos'è la fattura accompagnatoria con certezza; liberando il campo da eventuali errori interpretativi.

Insieme ai chiarimenti che possono arrivare direttamente dalle leggi fiscali in materia, un modo altrettanto efficacie per capire le differenze tra il documento fiscale di accompagnamento e la bolla di trasporto, è attraverso una ricapitolazione generale delle caratteristiche della fattura accompagnatoria; questo al fine di risolvere eventuali perplessità che possano permanere sull'argomento.

Fattura accompagnatoria: normativa

Quante copie redarre? È necessario accompagnare la fattura con altri documenti nel momento della spedizione? Il peso complessivo della merce influisce nel determinare tutto questo? Potrebbero essere alcune delle domande a cui rispondere sulla compliazione della fattura accompagnatoria, non volendo considerare poi il momento della registrazione e della numerazione. A tal proposito, cosa ci dice la legge sulla fattura accompagnatoria? Interpellarla è di certo il miglior modo per chiarire tutti questi aspetti tecnico-formali.



Con l'aprirsi dei mercati sarà abbastanza comune ricorrere alla fattura accompagnatoria per l'estero. In questi casi, alle normali accortezze, sarà necessario osservare ulteriori prescrizioni; sulle quali inciderà sostanzialmente il paese di destinazione interessato. La pratica, se destinata all'interno dell'Unione Europea, non sarà poi molto complessa rispetto alle spedizioni nazionali.

Fattura accompagnatoria e bolla

Uso della fattura accompagnatoria

Non abbiamo ancora detto quando si ricorre alla fattura accompagnatoria. Generalmente, la circostanza alla base dell'emissione di questo documento, è una cessione di beni che devono essere trasferiti presso il cliente; rispetto ad esempio alla fattura differita, non può essere invece utilizzata per fatturare una prestazione di servizi.

Parlando dell'uso della fattura accompagnatoria, non possiamo non richiamare due documenti tipici, tradizionalmente accostati con la fattura in questione:

Un'approfondimento sulle relazioni che intercorrono tra questi documenti ti aiuterà ad avere le idee chiare sulle loro funzioni e quando scegliere uno piuttosto che un'altro.

Fattura accompagnatoria esempio

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Fattura differita e Ddt

Parlando di questo particolare documento fiscale, l'altro termine viene quasi spontaneo usarlo insieme: fattura differita e Ddt. Quante volte avrai avuto modo di ascoltare queste parole? Tantissime; ne siamo sicuri. Il motivo si deve a uno fondamentale relazione tra questi due documenti che fa si che per poter ricorrere alla fattura differita sia necessario fare riferimento a un Ddt che documenti l'avvenuta cessione dei beni. Ma procediamo con calma.

Emissione della fattura differita

Fino a pochi anni fa - 1 gennaio 2013 per essere precisi - il nostro ordinamento fiscale prevedeva l'emissione della fattura differita solo in caso di cessione di beni; attualmente invece - a seguito della cosidetta Legge di Stabilità (articolo 1 della Legge 228/2012) - è altresì possibile ricorrere alla fattura differita per prestazione di servizi; cioè quando l'oggetto della compravendita sono beni immateriali offerti da un determinato professionista.

Fatturazione senza ddt



Probabilmente ti chiederai il motivo di questa precisazione? Sebbene il semplice piacere per la chiarezza potrebbe già valerci come risposta, la ragione principale è che la fattura differita per cessione di beni si ricollega direttamente al nostro documento di trasporto, poichè l'articolo 21 comma 4 del DPR 633/72 stabiliva (e tutt'ora viene applicato) come per ricorrere alla fatturazione differita era necessario fare riferimento ad uno specifico Ddt che aveva accompagnato la merce al momento della spedizione.

Fattura differita senza d.d.t

Arrivati a questo punto - avendo chiarito la circostanza in cui è richiesto il documento di trasporto e la sua relazione con il documento fiscale, resta da vedere l'eventualità della fattura differita senza d.d.t.; è una possibilità lecita o si rischierebbe qualche conseguenza amministrativa?

In realtà, a tal proposito la legge è abbastanza chiara. Viene stabilito infatti come non necessariamente deve trattarsi del documento di trasporto. La fattura differita infatti può fare riferimento anche ad altri documenti accompagnatori, a condizione pero che quest'ultimi siano idonei (ad esempio la lettera di vettura), ovvero siano in grado di mostrare chiaramente i soggetti tra i quali è stata effettuata l’operazione d'interesse nonchè la tipologia di spedizione.

Un caso differente è quello della fattura accompagnatoria e il Ddt, poichè la fattura in questione, oltre al valore fiscale, è un documento valido al fine della regolarizzazione del trasporto; al pari di una fattura immediata e di un documento di trasporto racchiusi nello stesso documento.

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Fattura differita per prestazione di servizi

Ha rappresentato l'ultima novità in materia, ampliando notevolemente le possibilità applicative di questo documento fiscale. Stiamo parlando della fattura differita per prestazione di servizi. Un cambiamento di non poco conto rispetto alla passata discliplina - datata 1972 - con cui si garantiva la possibilità di ricorrere alla fatturazione differita solo in caso di fattura differita per cessione di beni. Ripercorriamo brevemente le tappe che hanno portato alla Riforma del 2013, oltre a considerare le specificità di questo documento.

Fattura differita e il Dpr 633/72

Iniziamo quindi con una sintetica rassegna dei principali interventi legislativi che hanno interessato la fattura differita. In primis cominceremo dall'art. 21 del D.P.R. n. 633 del 1972, con il quale si stabilisce la discliplina circa i termini e le modalità di emissione di una fattura e allo stesso tempo la possibilità di derogare al termine ordinario attraverso la fatturazione differita.



L'istituto tuttavia, era previsto esclusivamente in caso di "cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulta da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l'operazione". L'applicabilità della fattura differita per servizi è stata possibile solo a partire dal 2013, con l'entrata in vigore della Legge 228/2012, conosciuta anche come Legge di Stabilità.

Emissione fattura differita per servizi

Fattura differita servizi 2013

  • Fatturazione differita per prestazioni di servizi Italia:
    Deve trattarsi di prestazioni identificabili mediante idonea documentazione. Su questa formulazione si è espressa l'Agenzia delle Entrate, chiarendo come venga ritenuta tale quei documenti che permettano di individuare con chiarezza la prestazione eseguita, la data e le parti in causa. Ovviamente, i servizi offerti devo rientrare tutti nello stesso mese solare;
  • Fatturazione differita per prestazioni di servizi verso altro Stato UE:
    Allo stesso modo è consentito ricorrere alla fatturazione differita quando si tratta di prestazione di servizi a favore di un destinatario residente in un altro paese dell'UE; a condizione pero che sia soggetto all'articolo 7-ter del DPR n. 633/1972.

Compilare la fattura differita per prestazione servizi

Alla luce di quanto si è detto nel paragrafo precedente, compilare la fattura per servizi significa dover inserire ogni riferimento alla citata "idonea documentazione". Quindi, ogni dettaglio circa le operazioni eseguite: il numeri degli interventi; le date; le descrizioni dei servizi offerti e se questi sono stati liquidati o meno. Si perchè, nel caso delle prestazioni di servizi, si potrà ricorrere ugualmente alla fattura differita.

Esempio fattura differita prestazione servizi

Andrea Pagliaccia Gennaio 20, 2016 Nessun commento

Definizione della fattura differita

In ambito lavorativo, quando abbiamo la necessità di conoscere un determinato argomento, le fonti principali da cui partire sono quasi sempre i dettati di legge. Per quanto riguarda la definizione della fattura differita, la legge non si pronuncia direttamente in materia, anche se procede a definire l'ambito in cui è possibile emettera la fattura differita. Vediamo dunque quanto stabilito dall'ordinamento e le principali caratteristiche del processo di fatturazione differita.

Cos'è la fatturazione differita

La fattura differita è quel documento avente valore fiscale che viene emesso in una data successiva alla consegna della merce o alla prestazione di un servizio. La possibilità di una fatturazione differita rappresenta un'indubbio vantaggio per l'impresa, dato che permette di racchiudere in un singolo documento fiscale tutte quelle transazione economiche che si sono maturate con un determinato cliente nel corso del mese.



La fattura differita

Quando una fattura è differita

Cos'è che differenzia una fattura differita da una fattura commerciale ordinaria? (che sarebbe un po' chiedere come si fa una fattura differita). In base a quanto detto precedentemente, dovrebbe essere abbastanza semplice fornire una risposta a questo interrogativo. Ebbene, l'unico aspetto formale che caratterizza un documento fiscale differito è rappresentato dalla data di emissione, che per forza di cose sarà successiva rispetto all'effettiva consegna dei beni o dalla conclusione dell'erogazione di un servizio e il relativo pagamento.

La fatturazione differita deve avvenire entro il 15esimo giorno del mese successivo a quello in cui la merce è stata consegnata o - nel caso di servizi - in cui la prestazione è stata realizzata.

Emissione della fattura differita

Non sempre è possibile emettere una fattura differita. Fino alla cosiddetta legge di Stabilita del 2013, era in vigore l’articolo 21 comma 4 del DPR 633/72, il quale stabiliva che la fatturazione differita era possibile solo in caso di cessione di beni accompagnati da Ddt. Dopo la riforma le circostanze in cui si può ricorrere a questo documento sono state ampliate:

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Fattura differita per cessione di beni

Originariamente, a partire già dal 1973, era possibile emettere esclusivamente una fattura differita per cessione di beni. Come forse saprete, oggi giorno - a seguito delle recenti modifiche apportate alla legislazione - è possibile ricorrere alla fatturazione differita in altre circostanze: è questo il caso della fattura differita per prestazione di servizi. In questo articolo ci limiteremo alla prima tipologia elencata, analizzandone le principali caratteristiche e accortezze da seguire.

Significato di fattura differita

Cosa si intende con il termine fattura differita? Sempre utile al riguardo - nonostante il nome del documento appaia sufficentemente chiaro nel restituire l'idea generale - è rimarcare la differenza principale tra il procedimento di fatturazione differita e l'emissione di una fattura tradizionale.

A questo scopo basterà fare richiamo all'art. 21 del DPR 633/72, con cui si stabilisce la possibilità di derogare ai normali termini previsti dalla disciplina di legge; nello specifico, si afferma come la fattura deve venir emessa con queste tempistiche:

  • Per le cessioni di beni, quando avviene la consegna o la spedizione;
  • Mentre per cessioni di beni immobili nell'ambito della stipula;
  • In caso di prestazioni di servizi al momento del pagamento del corrispettivo.

Questi momenti ideali vengono meno con i termini della fattura differita, poichè permettono all l'impresa - qualora lo ritenga opportuno, e osservando specifici accorgimenti - di emettere una fattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione reale delle operazioni d'interesse.

Cessioni beni in Italia e cessione intracomunitaria

fattura differita di cessione beni



Fino a adesso ci siamo riferiti alla cessione di beni in modo generico; sarà bene ora specificare meglio due possibilità. Le circostanze in cui si può emettere questo documento sono due:

  • Fattura differita per cessioni di beni in Italia

    In questi casi, le cessioni di beni deveno risultare da un documento di trasporto (DDT) o da un diverso documento capace d'identificare le parti dell'operazione (lettera di vettura) e rappresentare il supporto scritto di riferimento per la fattura differita.

  • Fattura differita per cessioni di beni intracomunitarieRiguardo alle cessioni intracomunitarie vengono applicate le stesse regole e come riferimento della data, si prenderà il giorno di partenza del trasporto o della spedizione dei beni dall’Italia.

Compilare una fattura differita per cessione di beni

Nel momento della compilazione della fattura differita per cessione di beni, come in parte anticipato, si dovranno rispettare alcuni accorgimenti formali; necessari per la corretta redazione del documento fiscale.

Nello specifico, sul documento si dovranno includere tutti i riferimenti - numeri progressivi e date - dei singoli documenti di consegna. Per quanto riguarda le date di quest'ultimi, non sarà necessario evidenziare il giorno dell'effettiva spedizione, ma sarà sufficente indicare la data di compilazione del DDT.