Andrea Pagliaccia Febbraio 4, 2016 Nessun commento

Come scrivere una lettera di referenze

Essere pronti ad ogni evenienza è una virtù che solo i migliori hanno; ma che con l'avvento di internet si è in parte banalizzata. Tra le circostanze che vi si potrebbero presentare nella vita, scrivere una lettera di referenze non è poi così bizzarra come ipotesi. Dunque eccoci qui, a toglierti le castagne dal fuoco; i nostri suggerimenti sulla lettera di referenze a seguire questa stupenda introduzione.

La lettera di referenze è obbligatoria

Scommettiamo che, prima di addentrarci con la parte di redazione del documento, ti piacerebbe ricevere qualche informazione generale su cos'è la lettera di referenze. In primis, ci piacerebbe premettere che la lettera di referenze è obbligatoria; quindi, ogni qual volta ce ne venga fatta richesta, anche senza che sia finito il rapporto professionale con la persona che la sollecita, saremo dovuti alla sua compilazione.

Messo questo puntino sulla i, possiamo passare a definire la lettera di referenze: si tratta di quel documento con il quale attestiamo le capacità professionali - ma anche umane e caratteriali - di una determinata persona con la quale abbiamo avuto modo di lavorare. Dato che la lettera di referenze viene usata allo stesso modo in ambito accademico, le nostre parole potrebbero anche riferirsi a uno studente particolarmente brillante.



La lettera di referenze

Lettera di referenze: testo

Il momento di affrontare il testo della lettera di referenze, ovvero vedere meglio cosa scrivere all'interno del documento. Anche qui una premessa necessaria: data l'eterogeneità degli ambiti in cui può essere usata, nonchè la natura strettamente personale, piuttosto che di contenuto generale, sarebbe più corretto parlare di una struttura da rispettare.

Vediamo perciò come si compone la struttura fondamentale della lettera di referenze: in primo luogo bisogna fornire un contesto comunicativo, ovvero fornire nella parte introduttiva della lettera - oltre alle generalità della persona che scrive - le circostanze in cui è avvenuto il rapporto professionale, piuttosto che accademico.

Una volta chiarito questo punto, possiamo procedere a evidenziare le qualità positive del protagonista della lettera di referenze: gli aspetti da mettere in risalto possono essere svariati e dipenderanno evidentemente dal singolo caso. Ad ogni modo, tra i punti di forza che si tendeno semmpre a valorizzare rientrano l'affidabilità - sia che si faccia riferimento al posto di lavoro che all'aula di studio - e la serietà.

Andrea Pagliaccia Dicembre 9, 2015 12 commenti

Lettera di dimissioni con preavviso da concordare

Se ti trovi nella condizione di dover lasciare l'attuale posto di lavoro, indipendentemente dalle ragioni alla base della tua decisione, dovrai valutare bene le tempistiche e le modalità con cui portare a termine il procedimento.

Questo perchè la legge, come nel caso del licenziamento, prevede il rispetto di alcuni termini e normative. Nel caso concreto in cui si stabilisca un accordo con il datore di lavoro, dovrai redigire una lettera di dimissioni con preavviso da concordare: vediamo meglio in cosa consiste.

Cos'è la lettera di dimissioni con preavviso da concordare

La lettera di dimissioni è quel particolare documento con il quale il lavoratore dipendente decide unilateralmente di porre fine al contratto di lavoro che lo lega a un determinato soggetto economico. Data l'importanza della comunicazione, la legge prevede che debba avvenire in forma scritta; pena la sua invalidità.



Per scrivere la lettera di dimissioni adeguatamente, al pari di altre lettere professionali, è necessario rispettare una serie prescrizioni di forma e di contenuto, includendo una serie di informazioni imprescindibili al fine della validità del documento.

Lettera di dimissioni da concordare

I giorni di preavviso della lettera di dimissioni

Come anticipavamo in apertura, la particolarità della lettera di dimissioni con preavviso da concordare è che i giorni del preavviso vengono stabiliti mediante un accordo privato tra datore di lavore e dipendente dimissionario.

In caso di mancato accordo infatti, il lavoratore che recede dal contratto a tempo indeterminato, deve per forza rispettare dei termini di preavviso stabiliti attraverso elementi quali la contrattazione collettiva del settore di riferimento; in caso di inadempienza la legge prevede la possibilità per il datore di lavoro di richiedere la cosidetta indennità di mancato preavviso.

Andrea Pagliaccia Novembre 26, 2015 6 commenti

Dubbi sulla lettera di licenziamento

Ti sei mai trovato nella circostanza di dover licenziare un dipendete? Nel caso abbia vissuto questo momento - oltre alle difficoltà personali - sai bene quanti sono gli interrogativi che affiorano. Proprio i tanti dubbi sulla lettera di licenziamento sono spesso causa di problematiche per il datore di lavoro; spesso anche con conseguenze economiche e legali.

Come consegnare una lettera di licenziamento

Uno dei dubbi principali quando si affronta questo argomento è appunto come consegnare una lettera di licenziamento. Prima di rispondere a questa domanda, una premessa importante su un'altro aspetto relazionato: il licenziamento deve essere comunicato in forma scritta, sempre e comunque; in alcun modo potrai porre fine a un rapporto di lavoro semplicemente comunicando verbalmente la tua volontà.

Come inviare la lettera di licenziamente

Fatta questa necessaria introduzione, bisogna dire che - ai fini del conteggio dei termini di preavviso - è necessario informare il dipendente della decisione di licenziamento attraverso una modalità che permetta di verificare chiaramente l'avvenuta comunicazione. A tal prosito, la forma piú semplice e immediata è la consegna a mano. Tuttavia, questa formula può nascondere qualche insidia (vedi sentenza cassazione sentenza n. 11479). L'alternativa potrebbe essere la classica posta raccomandata.



Un'altra modalità possibile - introdotta recentemente a seguito della riforma Fornero - è quella dell'invio digitale mediante Pec (anche il fax è considerata valida): una valida possibilità per ottimizzare il processo di licenziamento, anche se non il massimo in termini di vicinanza umana.

Quando consegnare la lettera di licenziamento

Altro interrogativo ricorrente riguarda il quando consegnare la lettera di licenziamento. Al riguardo non c'è nessuna particolare prescrizione da parte della legge.

Nel caso la lettera di licenziamento si consegni a mano è preferibile far ricadere l'azione nel luogo e in orario di lavoro; questo per evitare che il lavoratore si rifiuti di ricevere la comunicazione.

Lunghezza della lettera di licenziamento

Spesso, nel preparare questi documenti, ci preoccupiamo di scrivere pagine e pagine; molto spesso inutilmente. Nel caso del licenziamento, va detto che non è previsto nessun dimensione minima circa la lunghezza della lettera.

Quello che invece viene regolato, sono le informazioni che devono essere contenute al suo interno. In sintesi: non preoccuparti troppo per la lunghezza della lettera di licenziamento, quanto piuttosto su come viene scritta.