All'interno del panorama imprenditoriale, possiamo distinguere almeno due diversi modi di creare un'impresa. Un solo imprenditore puó infatti decidere di avviare la propria impresa da solo, oppure insieme ad altri soggetti. Quest'ultimo caso è quello che corrisponde all'impresa collettiva, la quale è una delle forme imprenditoriali piú diffuse e comuni. Grazie a questa è infatti piú probabile che il business raggiunga grandi dimensioni. Ció è dovuto al fatto che in un'impresa collettiva, data la presenza di piú soggetti, le risorse da poter sfruttare sono maggiori. Vediamo dunque cos'è l'impresa collettiva e quali sono le sue caratteristiche.
Definizione di impresa collettiva
Per definire cosa sia l'impresa collettiva, si prende in considerazione la definizione del Contratto di societá. L'impresa collettiva é un'impresa formata da piú persone, le quali apportano mezzi e servizi per esercitare in comune un'attivitá economica e dividerne gli utili. Dunque, ció che fa la differenza tra impresa collettiva e impresa individuale è proprio la pluralitá dei soggetti coinvolti. Ma attenzione! Facendo riferimento ai soggetti dell'impresa collettiva, non bisogna considerare questo tipo di impresa solamente come societá. In realtá impresa collettiva e societá non sono sinonimi. Un'impresa collettiva, infatti, non si costituisce solo nella forma di una societá. Né una societá puó essere solamente un'impresa collettiva.
Le motivazioni per le quali piú imprenditori decidono di costituire un'impresa collettiva sono molteplici. Innanzitutto, ogni soggetto partecipa all'attivitá fornendo il proprio contributo. Le risorse disponibili saranno dunque maggiori, in particolar modo in termini di denaro, beni e preastazioni. E se un'impresa dispone di maggiori quantitá di capitale allora avrá piú possibilitá di costruire un business di successo. Non è un caso, infatti, che al giorno d'oggi alcune tra le piú grandi aziende al mondo siano imprese collettive.
Tipi di impresa collettiva
Esistono due forme di impresa collettiva. La prima, e forse la piú conosciuta, è la forma societaria, che rappresenta la piú tipica forma attraverso la quale un'impresa collettiva viene esercitata. In particolare un'impresa collettiva puó essere costituita nella forma giuridica di una societá di persone e di una societá di capitali. Le societá di persone si contraddistinguono dalle altre per la responsabilitá illimitata e solidale dei soci. Ció vuol dire che tutti i soci devono rispondere delle obbligazioni dell'impresa anche con i propri patrimoni.
Vi è poi la societá di capitali, forma giuridica di impresa caratterizzata dalla responsabilitá limitata dei soci. In altre parole, i soggetti non possono pagare i debiti che la societá contrae. Questi, invece, verranno pagati con il patrimonio dell'impresa. Nel caso in cui il patrimonio non copra l'ammontare del debito, allora i soci ne dovranno rispondere limitatamente alla quota di capitale versato. Dunque il loro patrimonio non verrá toccato.
Infine, un'impresa collettiva puó anche essere esercitata in forma non societaria. Trattasi, cioé, di tutte quelle imprese con all'interno piú soggetti ma che non presentano uno schema societario. Tra queste è possibile distinguere le fondazioni, le associazioni, i consorzi e i gruppi europei di interesse economico. Queste vengono considerate imprese collettive quando, insieme alla propria attivitá istituzionale, esercitano un'attivitá economica, ovvero, quando producono o vendono beni e servizi.
Aprire un'impresa collettiva
Per aprire un'impresa collettiva, é necessario seguire alcuni passaggi necessari per garantire il corretto funzionamento dell'impresa. Innanzitutto, a differenza delle societá individuali, la costituzione dell'impresa collettiva avviene in presenza di un notaio. Davanti a lui, infatti, dovrá essere firmato l'Atto costitutivo dell'impresa. Questo è un documento che attesta e permette la nascita dell'impresa, come un vero e proprio contratto contenente i dati e le norme dell'impresa. Inoltre, nel caso delle societá di capitali, si rivela necessario anche il deposito di un Capitale sociale. Occorre dunque aprire un conto corrente e versare almeno la quantitá minima prevista dalla legge.