Arianna Apicella Luglio 4, 2016 Nessun commento

Come si compila una ricevuta generica?

Una ricevuta generica è una tipologia di ricevuta utilizzata per documentare la vendita di un bene o di un servizio ma ha un valore differente dalla ricevuta fiscale. Si tratta, infatti, di una ricevuta che ha il valore di semplice dichiarazione, non include la tassazione ed è solitamente seguita dalla ricevuta fiscale che è obbligatoria per chi è in possesso di una partita Iva.

Prima di iniziare a compilare una ricevuta generica, sei sicuro di conoscere e ricordare la differenza tra fattura e ricevuta per sapere se è davvero una ricevuta quello che fa al caso tuo? Se pensi d'avere le idee confuse, vale la pena rivedere cos'è una ricevuta prima di procedere.

Come compilare una ricevuta

Solitamente la ricevuta generica si realizza su quello che viene chiamato blocco o blocchetto di ricevute generiche, che riporterà il numero di partita Iva e la vostra visura camerale.



Questo blocco presenta per ogni ricevuta due fogli differenti: si tratta di due copie autoricalcanti. Questo sistema permette, infatti, di scrivere contemporaneamente due copie che rimarranno rispettivamente alle due parti in questione. La prima copia, nota come CB è quella sulla quale si scrive e andrà al cliente; l'altra copia, nota come CF, rimarrà invece nel blocco e quindi al destinatario del pagamento che potrà sempre avere sotto controllo i dati delle sue operazioni. Un buon modo per tenere le ricevute ben in ordine è:

  • Numerare in modo progressivo tutti i fogli
  • Inserire la data di emissione del pagamento
  • Appuntare la prestazione svolta
  • Segnare l'importo totale, a lordo dell'IVA (qualora fossero esenti IVA dovrà essere apposta una marca da bollo del valore di 2€)

Le voci da compilare in una ricevuta generica

Se ti stai chiedendo quali sono le voci da inserire quando ci troviamo a compilare una ricevuta generica? Ecco una comoda lista che ti aiuterá nella stesura della tua ricevuta generica, nello stesso ordine in cui le trovi sulla tua ricevuta.

  • Nome e cognome di chi effettua il pagamento
  • Numero della ricevuta seguita dall’anno di compilazione della stessa, ad esempio: 01/2014
  • Data dell'emissione della ricevuta
  • Nome di chi compie il versamento
  • Ammontare del pagamento scritto in lettere
  • Causale della ricevuta, ovvero il motivo del pagamento
  • Importo del versamento in cifre 
  • Firma destinatario del versamento

L'ammontare del versamento sarà indicato comprensivi dei centesimi, tanto in lettere che in cifre. Inoltre, se preferisci, puoi consultare un modello di ricevuta scaricabile gratuitamente, in modo tale da avere un documento di riferimento durante la stesura della tua ricevuta.

Potrai usare questo tipo di ricevuta qualora non sia tenuto a rilasciare ricevute fiscali, né scontrini. Questo è il caso dell'e-commerce al dettaglio per il quale vige l'esonero facoltativo. Per non incorrere in errori e multe, cerca quali sono le condizioni che regolano la tua attività.

Arianna Apicella Luglio 4, 2016 Nessun commento

Che cos’è una ricevuta?

Lo stesso nome della ricevuta ci fornisce un valido indizio per capire di cosa si tratti: una dichiarazione che attesti che un bene, una prestazione di un servizio o altro, sia stato consegnato ma soprattutto sia stato ricevuto. Nella maggior parte dei casi è chi riceve il denaro in cambio del bene in questione a volersi tutelare nel mettere per iscritto una ricevuta, dichiarando che la transazione è stata portata a buon termine.

Così come in una risposta ad una lettera formale è importante confermare l'avvenuta ricezione della corrispondenza; appare chiaro come in un rapporto che prevede uno scambio in denaro, ma non esclusivamente, tra due soggetti che non si conoscono e che normalmente non hanno relazioni se non quelle strettamente commerciali, risulti più che necessario emettere una ricevuta, ovvero un documento che registri l'atto di vendita e di acquisto o di una transazione non commerciale.

A cosa serve una ricevuta?

Una ricevuta serve proprio a tutelare le parti conivolte nello scambio che la ricevuta definisce. Nel caso in cui si tratti di una ricevuta fiscale, è facile capire che si tratti del rivenditore o di chi offre un servizio e del cliente, eppure il campo può anche non restringersi solo a questo esempio.



Basti pensare, ad esempio, che il termine ricevuta deriva dal servizio postale: una ricevuta, in questo caso, viene inviata per assicurare al mittente la avvenuta ricezione. Eppure ricevuta è una parola che continua a cambiare connotato a seconda del contesto in cui è inserita. Allo stesso modo gli intenti che possono essere legati all'emissione della ricevuta si modellano in base al contesto in cui vengono utilizzati. Meglio sarà capire come si compila e di quale tipo di ricevuta si tratti.

Quali tipi di ricevuta esistono?

Parlando delle diverse tipologie di ricevute presenti nel contesto più strettamente commerciale, ad esempio la ricevuta fiscale, sappiamo che le operazioni finanziarie non possono non venire registrate tramite una ricevuta così come prevede la legge.  A seconda dello scopo per cui avete bisogno della ricevuta, potete scegliere il tipo di ricevuta più adatto. 

Esistono diversi tipi di ricevuta:

  • Ricevuta fiscale
  • Ricevuta occasionale
  • Ricevuta d’affitto
  • Ricevuta di pagamento

Se hai dei dubbi su come compilare ciascuno di questi tipi di ricevuta, allora affidati ai nostri esempi di ricevuta: modelli di ricevuta precompilati che potrai usare come fac simile per compilare la tua ricevuta.

Arianna Apicella Luglio 1, 2016 Nessun commento

Ricevuta

La ricevuta è un documento che testimonia che sia avvenuto un passaggio di beni. L'emissione della ricevuta va a certificare la vendita di un oggetto o di un servizio ed è fondamentale nella maggior parte degli scambi commerciali e non solo: è bene notare, infatti, come questo documento possa essere emesso anche nel caso in cui si tratti una transazione che non preveda necessariamente scambio di denaro.

Compilare una ricevuta



 

Che cos'è una ricevuta

Per capire cos'è una ricevuta bisogna innanzitutto ricordare che una ricevuta può regolare in maniera differente le relazioni commerciali tra l'acquirente e chi vende il prodotto in questione, secondo il tipo di affare in corso. Esistono infatti diverse modalità di ricevuta:

  • Fattura
  • Scontrino
  • Ricevuta fiscale

Quali sono le differenze tra fattura e ricevuta?

Le differenze tra una fattura e una ricevuta, ad esempio, sono spesso così sottili che non è immediato rendersi conto in cosa si distinguono. Per quanto riguarda la fattura sappiamo che i soggetti non obbligati all'emissione della stessa dovranno, in questi casi, rilasciare necessariamente una ricevuta fiscale o uno scontrino. Questi stessi soggetti non potranno, allo stesso tempo, tirarsi indietro nel momento in cui questa sarà esplicitamente richiesta dal cliente. La fattura si emette sempre a favore di soggetti con partita IVA e, talvolta per soggetti privati con solo codice fiscale, sia che si tratti di un pagamento relativo a servizi che per la fornitura di beni fisici. Importante è anche sottolineare la differenza tra scontrino e ricevuta fiscale, due tipologie di ricevute che possono essere utilizzate quasi nelle stesse situazioni ma in modalità differenti.

Se lo scontrino è il pezzo di carta che ricevi, o almeno dovresti ricevere, al termine di ogni acquisto in un negozio, ti sarà capitato di notare come in alcuni punti vendita, ad esempio nelle botteghe di alcuni artigiani, ti è stata consegnata una della duplice copia di una ricevuta scritta e non prodotta dal registratore di cassa.

Tipi di ricevuta

Quando parliamo di ricevuta fiscale non ci riferiamo ad un unico tipo di ricevuta, ma ad una variegata serie di sfumature, che cambiano forma e contenuto a seconda dell'uso che se ne fa. Le tipologie di ricevuta più utlizzate sono:

  • Ricevuta fiscale
  • Ricevuta occasionale
  • Ricevuta d'affitto
  • Ricevuta di pagamento

Modelli di ricevute

Compilare una ricevuta

Dopo aver individuato la tipologia di ricevuta che desideri utilizzare nel caso preso in considerazione, rimane di particolare importanza comprendere come bisogna compilare una ricevuta generica. Anche in questo caso non c'è metodo migliore di quello di tenere presente un modello di ricevuta a cui fare riferimento durante la stesura del documento. Con un solo sguardo all'esempio di una ricevuta sarai capace di risolvere tutti i dubbi che sono soliti sorgere quando siamo sul punto di compilare un qualsiasi documento più o meno ufficiale.

Esempi di ricevuta

Non avete mai compilato una ricevuta e non avete ben chiaro come fare? Nessun problema: scaricate i nostri modelli di ricevuta e prendete spunto da questi per redigere la vostra ricevuta e riempire tutti i campi correttamente.

  • Esempio di ricevuta fiscale
  • Esempio di ricevuta di prestazione occasionale
  • Esempio di ricevuta d'affitto
  • Esempio di ricevuta di pagamento