Compilare una ricevuta

Una ricevuta generica è una tipologia di ricevuta utilizzata per documentare la vendita di un bene o di un servizio ma ha un valore differente dalla ricevuta fiscale. Si tratta, infatti, di una ricevuta che ha il valore di semplice dichiarazione, non include la tassazione ed è solitamente seguita dalla ricevuta fiscale che è obbligatoria per chi è in possesso di una partita Iva.

Prima di iniziare a compilare una ricevuta generica, sei sicuro di conoscere e ricordare la differenza tra fattura e ricevuta per sapere se è davvero una ricevuta quello che fa al caso tuo? Se pensi d'avere le idee confuse, vale la pena rivedere cos'è una ricevuta prima di procedere.

Come compilare una ricevuta

Solitamente la ricevuta generica si realizza su quello che viene chiamato blocco o blocchetto di ricevute generiche, che riporterà il numero di partita Iva e la vostra visura camerale.



Questo blocco presenta per ogni ricevuta due fogli differenti: si tratta di due copie autoricalcanti. Questo sistema permette, infatti, di scrivere contemporaneamente due copie che rimarranno rispettivamente alle due parti in questione. La prima copia, nota come CB è quella sulla quale si scrive e andrà al cliente; l'altra copia, nota come CF, rimarrà invece nel blocco e quindi al destinatario del pagamento che potrà sempre avere sotto controllo i dati delle sue operazioni. Un buon modo per tenere le ricevute ben in ordine è:

  • Numerare in modo progressivo tutti i fogli
  • Inserire la data di emissione del pagamento
  • Appuntare la prestazione svolta
  • Segnare l'importo totale, a lordo dell'IVA (qualora fossero esenti IVA dovrà essere apposta una marca da bollo del valore di 2€)

Le voci da compilare in una ricevuta generica

Se ti stai chiedendo quali sono le voci da inserire quando ci troviamo a compilare una ricevuta generica? Ecco una comoda lista che ti aiuterá nella stesura della tua ricevuta generica, nello stesso ordine in cui le trovi sulla tua ricevuta.

  • Nome e cognome di chi effettua il pagamento
  • Numero della ricevuta seguita dall’anno di compilazione della stessa, ad esempio: 01/2014
  • Data dell'emissione della ricevuta
  • Nome di chi compie il versamento
  • Ammontare del pagamento scritto in lettere
  • Causale della ricevuta, ovvero il motivo del pagamento
  • Importo del versamento in cifre 
  • Firma destinatario del versamento

L'ammontare del versamento sarà indicato comprensivi dei centesimi, tanto in lettere che in cifre. Inoltre, se preferisci, puoi consultare un modello di ricevuta scaricabile gratuitamente, in modo tale da avere un documento di riferimento durante la stesura della tua ricevuta.

Potrai usare questo tipo di ricevuta qualora non sia tenuto a rilasciare ricevute fiscali, né scontrini. Questo è il caso dell'e-commerce al dettaglio per il quale vige l'esonero facoltativo. Per non incorrere in errori e multe, cerca quali sono le condizioni che regolano la tua attività.