Come chiudere una ditta

Le ditte individuali costituiscono la migliore soluzione per qualsiasi imprenditore che abbia intenzione di aprire un'impresa. I motivi riguardano soprattutto i vantaggi che questo tipo di impresa comporta, soprattutto a livello economico, in quanto i costi di un'azienda individuale non sono assolutamente onerosi. Inoltre, come dice il nome stesso, si tratta di imprese composte da un singolo individuo e dunque anche la loro gestione si rivela essere piú semplice.

Ma se sono tante le ditte individuali che vengono create, altrettante sono quelle che vengono chiuse, soprattutto negli ultimi anni. Le ragioni per cui si decide di chiudere un'impresa possono essere di varia natura: personali, etá delle pensione, trasferimento all'estero o debiti. Ad ogni modo, le procedure per attuare la chiusura non sono affatto complicate. Vediamo dunque come chiudere una ditta individuale. 

Quali sono le procedure per chiudere una ditta individuale?

Purtroppo, la chiusura di una ditta individuale è diventata ormai una prassi quotidiana. E proprio per la grande mole di imprese che quotidianamente fa richiesta di chiusura, il procedimento è stato alleggerito e reso piú semplice. Gli adempimenti possono infatti essere svolti in parte online e a modiche cifre. Vediamo i passaggi da seguire per chiudere un'impresa individuale.

1. Chiusura della partita IVA. Il primo passaggio da affrontare è la chiusura della partita IVA, richiesta in precedenza per aprire l'impresa e per generare fatture. Questa procedura puó tranquillamente essere svolta online dall'imprenditore stesso, oppure presso gli uffici della Camera di commercio. In alternativa, potrete delegare il vostro commercialista per attuare i vari adempimenti.

Chiudere una ditta individuale

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2. Recarsi alla Camera di Commercio. A questo punto, dovrete recarvi presso gli uffici della Camera di Commercio e ritirare un modulo di chiusura dell'impresa che dovrete compilare e inviare all'INPS, presso un ufficio postale. Il modulo va accompagnato dal pagamento di un bollettino, la cui cifra corrisponde a 14,62 €. Invece, nel caso in cui si trattasse di imprese artigiane, l'imprenditore dovrá recarsi all'ufficio comunale.

3. Chiudere la posizione INPS. Il modulo inviato dovrebbe arrivare senza alcun tipo di problema presso gli uffici dell'INPS. Peró, è consigliabile accertarsi dell'avvenuta ricezione del modulo recandosi in persona presso l'ente. Nel caso in cui il modulo non sia pervenuto, la richiesta puó essere fatta direttamente sul posto stesso.

Chiudere una ditta individuale con debiti

I motivi per cui un'imprenditore decide di chiudere la propria attivitá imprenditoriale possono essere tra i piú svariati. Ma negli ultimi anni soprattutto, sono state e continuano ad essere tante le imprese che ogni giorno chiudono i battenti. Questo è dovuto al periodo di crisi che ha colpito il mondo intero e che ha stravolto il panorama economico italiano e non solo. Sempre piú ditte individuali non riescono piú a reggere il peso delle tasse e dei debiti, tanto da chiudere definitivamente. Ed anche in questo caso, nonostante la drammatica situazione, occorre che il titolare dell'impresa attui una serie di passaggi.

Innanzitutto è bene ricordare che la chiusura dell'attivitá non comporta l'estinzione dei debiti. Infatti, gli istituti di credito valuteranno tutti i debiti accumulati per poi estinguerli. Come? In questo caso, enti come Equitalia, potranno avvalersi non solo del patrimonio dell'azienda, ma anche del patrimonio personale. Per questo, case di proprietá, terreni, auto e qualsiasi altro bene personale potrá essere pignorato, nel caso in cui il patrimonio dell'azienda non copra l'ammontare dei debiti accumulati. Questo tipo di operazione non viene peró effettuato in automatico e senza preavviso. Si tratta infatti di una procedura legale che rispetta tempi e modi determinati.

Chiudere una ditta individuale in debito

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Invece, nel caso in cui l'imprenditore sia nullatenente, nessun bene personale potrá essere pignorato in quanto inesistente. I creditori dunque non avranno niente su cui rivalersi ed il titolare dell'impresa ne uscirá incolume. Ma attenzione! Le conseguenze di ció si vedranno a lungo termine. In quanto cattivo pagatore, in futuro sará difficile, quasi impossibile, aprire nuovamente un'impresa. Le banche, i fornitori e qualsiasi altro ente potrá essere diffidente alle vostre richieste. Ecco perchè, è consigliabile cercare un accordo con i propri creditori, magari dilazionando il pagamento dei debiti.