Originariamente, a partire già dal 1973, era possibile emettere esclusivamente una fattura differita per cessione di beni. Come forse saprete, oggi giorno - a seguito delle recenti modifiche apportate alla legislazione - è possibile ricorrere alla fatturazione differita in altre circostanze: è questo il caso della fattura differita per prestazione di servizi. In questo articolo ci limiteremo alla prima tipologia elencata, analizzandone le principali caratteristiche e accortezze da seguire.
Significato di fattura differita
Cosa si intende con il termine fattura differita? Sempre utile al riguardo - nonostante il nome del documento appaia sufficentemente chiaro nel restituire l'idea generale - è rimarcare la differenza principale tra il procedimento di fatturazione differita e l'emissione di una fattura tradizionale.
A questo scopo basterà fare richiamo all'art. 21 del DPR 633/72, con cui si stabilisce la possibilità di derogare ai normali termini previsti dalla disciplina di legge; nello specifico, si afferma come la fattura deve venir emessa con queste tempistiche:
- Per le cessioni di beni, quando avviene la consegna o la spedizione;
- Mentre per cessioni di beni immobili nell'ambito della stipula;
- In caso di prestazioni di servizi al momento del pagamento del corrispettivo.
Questi momenti ideali vengono meno con i termini della fattura differita, poichè permettono all l'impresa - qualora lo ritenga opportuno, e osservando specifici accorgimenti - di emettere una fattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione reale delle operazioni d'interesse.
Cessioni beni in Italia e cessione intracomunitaria
Fino a adesso ci siamo riferiti alla cessione di beni in modo generico; sarà bene ora specificare meglio due possibilità. Le circostanze in cui si può emettere questo documento sono due:
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Fattura differita per cessioni di beni in Italia
In questi casi, le cessioni di beni deveno risultare da un documento di trasporto (DDT) o da un diverso documento capace d'identificare le parti dell'operazione (lettera di vettura) e rappresentare il supporto scritto di riferimento per la fattura differita.
- Fattura differita per cessioni di beni intracomunitarieRiguardo alle cessioni intracomunitarie vengono applicate le stesse regole e come riferimento della data, si prenderà il giorno di partenza del trasporto o della spedizione dei beni dall’Italia.
Compilare una fattura differita per cessione di beni
Nel momento della compilazione della fattura differita per cessione di beni, come in parte anticipato, si dovranno rispettare alcuni accorgimenti formali; necessari per la corretta redazione del documento fiscale.
Nello specifico, sul documento si dovranno includere tutti i riferimenti - numeri progressivi e date - dei singoli documenti di consegna. Per quanto riguarda le date di quest'ultimi, non sarà necessario evidenziare il giorno dell'effettiva spedizione, ma sarà sufficente indicare la data di compilazione del DDT.