Andrea Pagliaccia Febbraio 10, 2016 Nessun commento

Ricevuta di prestazione occasionale

Molto spesso - quanto si parla di lavoro occasionale - non si considera che è necessario rilascare una specifica ricevuta di prestazione occasionale. Nell'articolo approfondiremo le prescrizioni da rispettare per emettere questo documento, così come aspetti più generali legati al suo contenuto.

Chi emette la ricevuta di prestazione occasionale?

La legge stabilisce chiaramente che  l'incaricato dell'emissione della ricevuta di prestazione occasionale è il professionista che offre il proprio servizio presso il committente - ovvero il lavoratore autonomo occasionale. Tuttavia, è divenuta una pratica ormai diffusa nell'ambiente professionale quella per cui il datore di lavoro si incarica di scrivere la ricevuta.

Il motivo fondamentale si deve al fatto che molto spesso, il lavoratore autonomo non ha le conoscenze necessarie per procedere alla compilazione della fattura, per cui il committente procede a fornire un modello di ricevuta che poi il professionista dovrà firmare per l'accettazione.



Prestazione occasionale fattura

Cosa scrivere nella ricevuta di prestazione occasionale

Vediamo dunque gli elementi fondamentali da scrivere nella fattura di prestazione occasionale, rilasciata nel momento del pagamento:

  • dati personali del committente (ovvero la persona a favore di cui sarà svolta la prestazione);
  • dati personali del lavoratore autonomo occasionale;
  • dati di riferimento della ricevuta ai fini della sua identificazione (numero e data);
  • totale lordo del compenso riconosciuto dal committente;
  • ritenuta d’acconto (20% sul totale lordo)
  • compenso netto da ricevere

Nel caso in cui la ricevuta abbia un valore superiore a 77,47 €, la legge stabilisce come sia necessario applicare una marca da bollo da 1,81 €, che è consuetidine venga pagata dal committente.

Prestazione occasionale senza ritenuta d'acconto

Il funzionamento della figura del lavoratore autonomo occasionale, ruota attorno alla ritenuta d'acconto, ovvero quel metodo di pagamento delle imposte in assenza della dichiarazione dei reddti. Tuttavia, la ritenuta d'acconto può essere applicata solo se il soggetto è considerato sostituto d'imposta, come previsto dall'art. 23 del DPR 600/73.

In base a quanto stabilito da questo articolo i sostituti d'imposta sono:

  1. le società di capitali;
  2. le associazioni senza personalità giuridica;
  3. gli enti pubblici e privati diversi dalle società;
  4. le persone fisiche con partita Iva;
  5. il curatore fallimentare e il liquidatore.
Andrea Pagliaccia Febbraio 10, 2016 Nessun commento

Contributi Inps della prestazione occasionale

Nell'articolo approfondiamo il tema dei contributi Inps della prestazione occasionale: come viene regolamentato dalla legge questa importante questione, le differenze rispetto alla ditta individuale e altre importanti informazioni da tenere in considerazione per inquadrare correttamente l'argomento.

Prestazione occasionale: pagamento Inps

Andiamo subito al punto: avete presente i limiti stabiliti per la prestazione occasionale? Bene, nel caso una persona si attiene a tali indicazioni fissati per legge è esentato dal pagamento dei contributi Inps. La ragione principale di questa configurazione previdenziale è data dalla natura del lavoratore occasionale: non assimilabile al lavoratore dipendente (assenza di subordinazione e busta paga a fine mese) né tanto meno al lavoratore autonomo (non raggiungendo il limite di 5.000 annui)

Di conseguenza, il lavoratore occasionale non dovrà effettuare alcun versamento dei confronti dell'ente previdenziale; come conseguenza tuttavia, non avrà diritto all'assegno di previdenza. Cosa succede pero nel caso in cui si superi il limite del compenso annuo? Che ripercussioni ci sono in termini previdenziali?



Limite 5000 prestazione occasionale

La prestazione occasionale e il limite di 5000 euro

Superando i 5.000 annui il lavoratore occasionale non può più fare affidamento alla sua condizione privilegiata nei confronti dell'Inps e sarà costretto a iscriversi alla Gestione Separata Inps, procedendo a versare quanto dovuto. Nel momento in cui si supera la soglia limite, il lavoratore deve comunicarlo al committente e dare seguito all'iscrizione.

Secondo quanto stabilito dalla legge, coloro che superino il limite di 5.000 €, non sarebbero obbligati al versamento dei contribuiti per l'intero importo guadagnato, ma solo per la parte che eccede la soglia. Ad esempio, nel caso si fossero guadagnati 8.000 € con diverse prestazioni occasionali, la quota contributiva dovrebbe essere calcolata solo sui 3.000 eccedenti.

Ricevuta di prestazione occasionale

In molti non la considerano necessaria, ma è importante sapere che per quelli che svolgano un lavoro saltuario è obbligatorio rilasciare la ricevuta di prestazione occasionale, indipendentemente dalle caratteristiche del committente.

Inoltre, qualora il servizio venga offerto a un soggetto considerato dalla legge come sostituto d'imposta (ad esempio un libero professionista o una ditta individuale), il compenso patteggiato con il lavoratore occasionale sarà soggetto alla ritenuta d'acconto.