Come finanziare una start up

Sei un giovane imprenditore e hai intenzione di creare una start-up? Allora armati di carta e penna e redigi innanzitutto un buon Business Plan. Solo grazie a questo documento avrai chiara la situazione di partenza: quali sono i punti di forza della tua idea imprenditoriale e soprattutto, considerando le risorse a disposizione, ti renderai conto della necessitá di finanziamenti e agevolazioni per la tua impresa. Ma nulla vieta il fatto che anche una start-up giá avviata possa richiedere ed usufruire di finanziamenti per poter crescere e sviluppare l'attivitá.

Sono molte e diverse le possibilità per finanziare una startup: ognuna ha i propri svantaggi e i propri vantaggi. A seconda del tipo di progetto imprenditoriale, conviene puntare sull’una piuttosto che sull’altra.

Un aiuto dallo Stato per finanziare la start-up

Negli ultimi anni le banche e lo Stato italiano hanno cercato di agevolare i finanziamenti  alle start up. Con questo scopo è stato istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico un Fondo di Garanzia, con cui lo Stato si fa garante di una quota per il prestito erogato dalle banche alle neo-imprese.

Una volta calcolato il prestito di cui si ha bisogno, la banca è la prima fonte da cui spesso si attinge. Questo aiuto è stato creato una volta constatata la difficoltá da parte delle nuove imprese di richiedere crediti bancari, non disponendo di sufficienti garanzie. Ció nonostante, la start-up e l'imprenditore devono essere valutati in grado di rimborsare il finanziamento garantito sulla base dei piani previsionali che vengono fatti.

Aiuto dello stato per finanziare le start-up

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Il bootstrapping che finanzia la start up

C’è poi l’autofinanziamento, detto bootstrapping, le cui variabili dipendono unicamente dal soggetto privato. Si tratta di affidarsi interamente ai propri risparmi e alle proprie capacitá per poter crescere cercando di raggiungere il piú velocemente possibile il Break Even Point.



Gli obiettivi dell'impresa devono essere quelli primari: i clienti e la liquiditá. Concentrandosi unicamente su questi, l'imprenditore svilupperá dunque la capacitá di problem solving e l'impresa acquisterá quella flessibilitá che gli permetterá di cambiare facilmente strategia in base alle dinamiche del mercato.

Finanziamenti alla portata di tutte le start up

Appena oltre l’autofinanziamento, andando a coinvolgere più persone, c’è la formula 3F, abbreviazione gergale che riassume friends, family & fools. Consiste in un metodo valido per ottenere un finanziamento evitando compromessi onerosi con i finanziatori. Si tratta infatti di servirsi di "finanziatori" appartenenti alla cerchia delle proprie conoscenze personali. Occorre solamente che l'idea di business sia buona, che appassioni e che sia realista. Grazie a questo è nato per esempio Whatsapp.

Anche il crowdfunding puo’ rivelarsi un modo soprendentemente prolifico per raggiungere l’obiettivo. Si tratta principalmente di fondi provenienti dalla "folla". Il microfinanziamento proviene dunque da quei benefattori che liberamente scelgono di investire. Per fare appello a un più vasto bacino di utenza, il web è il canale ideale proprio grazie alla rapiditá con cui si diffondono le informazioni.

Il crowfunding per finanziare una start up

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Gli investitori delle start up

Andando invece a cercare altri metodi di finanziamento là dove i rapporti tra beneficiario e finanziatore possono farsi più vincolanti, oltre ai già citati finanziamenti bancari e pubblici, troviamo i venture capitalist, investitori che, generalmente in cambio di quote di partecipazione dell’impresa finanziata, scommettono su imprese con un elevato potenziale di sviluppo in ambito tecnologico e in aree ad alto contenuto di innovazione. Fu in questo modo che Larry Page e Sergey Brin, allora studenti dell’Università di Stanford, finanziarono Google.

Le vie per concretizzare un’idea ritenuta valida, sviluppargli attorno un progetto, e far nascere una startup, sono molte. Ognuna di esse può apportare contributi e benefici considerevoli, e per questo meritevoli di una certa considerazione. Ciò detto, vi sono poi tutta una serie di fattori determinanti per il successo di un’impresa che si possono trovare solo nella persona, non altrove. Tra questi, ad esempio, la determinazione, la visionarietà, l’originalità e la temerarietà, tutti elementi imprescindibili per il buon esito di una startup.