Nonostante la sua grande diffusione nel mercato del lavoro odierno (forse anche per questo?), alcuni potrebbero chiedersi effettivamente a cosa serve la partita IVA. Per questo è bene cercare di fare un po' di chiarezza attorno a questo importante strumento a disposizione tanto del lavoratore autonomo come del professionista iscritto all'albo. Ma procediamo con calma e vediamo le sue funzioni principali.
Cos'è la partita IVA
Per capire a cosa serve, bisogna fare un passo indietro forse: ovvero avere ben chiaro cos'è la partita IVA. Alla base di tutto, la p. IVA non è altro che un codice di identificazione univoco - composto da 11 cifre numeriche - che garantisce l'immediata identificazione del soggetto che l'ha aperta, nonché tutta una serie di dati che specificano il settore d'appartenenza piuttosto che l'attività.
Questo codice numerico è suddivisibile in tre insiemi:
- I primi 7 numeri formano la matrico dell'individuo titolare della stessa;
- Dalla cifra numero 8 alla 10 si identifica l'ufficio di rifererimento che ha rilasciato la partita IVA;
- L'11esima cifra invece si ottiene come risultato di una formula aritmetica e serve per verificare l'esattezza della matricola.
Chi utilizza la partita IVA oggi
Per capire meglio l'utilità della partita IVA, è sicuramente utile vedere le figure professionali che più di tutti ricorrono a questo strumento. A dispetto di come si potrebbe pensare, i lavoratori autonomi sono una realtà numericamente sostanziale in tutti i settori dell'economia nazionale: incluso nell'agricoltura. Questo a discapito di chi pensa a coloro che svolgono lavori nuovi, prodotto della nuova economia dei servizi.
Questo in parte, resta comunque innegabile, poichè nell'ambito dell'informatica e soprattutto in ambito pubblicitario vi è una forta diffusione di professionisti a partita IVA. L'altro bacino che tradizionalmente ha rappresentato una fonte di lavoratori a partita IVA è quello dei professionisti; rivolgendosi con tale espressione a coloro obbligati ad iscriversi a specifici albi, come gli avvocati e gli architetti
I numeri al riguardo parlano chiaro, evidenziando una forte crescita nel numero delle partite IVA. Secondo gli ultimi dati forniti dall'Agenzia delle Entrate - che ha appunto il compito di mantenere traccia delle richieste di apertura della partita IVA - il numero di persone che hanno deciso di mettersi in proprio dal 1980 ad oggi sarebbe addirittura di 5 milioni.
Cosa fare con la partita IVA
Riassumendo quando detto quindi, in definitiva, cosa è possibile fare con la partita IVA? La sostanza della risposta si esprime con una formula ben nota: mettersi in proprio. Detto questo però, va aggiunto che tante sono le possibilità in merito; si prenda in considerazione ad esempio la scelta tra la formula del lavoratore autonomo o ditta individuale: molto spesso utilizzati come sinonimi.